Verso un periodo più stabile ma sempre mite

Ovviamente con il titolo dell’articolo siamo già con la testa alla prossima settimana, visto che in questo week end il tempo sarà tutto fuorchè stabile. Ennesima perturbazione atlantica che regalerà tantissima neve su molti settori alpini, ma solo a quote medie, e pioggia sulle zone esposto al flusso occidentale. L’elemento che caratterizzerà questi prossimi due giorni e l’inizio della prossima settimana sarà il clima decisamente mite per la stagione. Anche oggi (sabato, quando stiamo scrivendo) abbiamo su tutta la Toscana temperature massime che superano di gran lunga i 10° (zone di pianura), in montagna neve solo sulle cime (forse nemmeno li!) e questo la dice lunga su questo inizio di gennaio con canoni prettamente autunnali.

Per l’inzio della prossima settimana la corda atlantica, fin’ora abbastanza tesa, subirà una netta ondulazione, con cavo d’onda in sprofondamento sull’Atlantico ad ovest del Portogallo. Matematica la cresta d’onda, ovvero il promontorio di alta pressione di matrice subtropicale, sulle nostre teste che stabilizzerà il tempo su tutto lo stivale ma che porterà ulteriore aria mite specie in quota, con zero termico che si collocherà davvero molto in alto:

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Per due o tre giorni (almeno) avremo cieli sereni o poco nuvolosi, tranne le consuete nebbie su valli e zone di pianura o nubi basse e tempo senz’altro soleggiato in quota con temperature davvero miti. Questa situazione di eccessiva mitezza sembra durare anche nel lungo termine come evidenzia il modello ENS riferito alla Toscana orientale (ma che vale per tutta la regione), solo nella coda del modello si nota un rientro verso canoni di un inverno normale:

arezzMS_1244_ens

 

Se quasi tutta l’Europa occidentale (ma non solo….) è alle prese con questa fase autunnale, temperature miti e forte ciclone islandese che influenza direttamente il tempo delle isole Britanniche e indirettamente anche il nostro, sul nord America è in atto invece una forte ondata di gelo che sarà ancora più eclatante la prossima settimana:

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Da notare come l’avvenzione gelida prenda anche in parte la Florida (tagliata addirittura dalla -5° a 850 hpa) e con la 0° (sempre a 850 hpa – 1500 m circa) che sprofonda sul Golfo del Messico. Per non parlare degli stati della costa orientale sotto il nucleo più gelido sospinto dal vortice polare in sede canadese. Davvero spettacolari le ENS di New York, con un picco gelido davvero rilevante, che se capitasse in Italia farebbe parlare di se per decenni. Per la cronaca la metropoli è posta alla stessa latitudine di Napoli. Ecco il grafico, provate a confrontarlo con quello “nostrano”…….

MT8_New_York_USA_ens

picco di -25° a 850 hpa!!!!

Con questo vi auguriamo buon week end e buona Epifania.

Alessandro Nardi