18 Mag Tempo ancora capriccioso.
Buongiorno a tutti.
Non buone notizie ancora per chi è alla ricerca di tempo più stabile e con temperature che si avvicinano a quelle estive. La situazione barica nel Mediterraneo non consente e non consentirà nemmeno nel prossimo futuro di avere situazioni di stabilità di lunga durata. L’anomalia di questa prima quindicina di maggio non è tanto nell’avere tempo capriccioso e quindi con occasioni piovose (le medie pluviometriche trentennali dimostrano comunque che questo questo mese non è certamente secco) ma di avere registrato anomalie termiche negative di un certo peso.
Intanto per questo fine settimana avremo a che fare con una nuova depressione, stavolta proveniente da ovest e quindi accompagnata da aria più temperata. Avremo quindi due giornate instabili con frequenti rovesci, ma questo non significherà che pioverà per 48 ore filate, ma ci saranno anche fasi più asciutte durante la giornata. Non si verificheranno nevicate sui nostri rilievi come è successo nelle due precedenti occasioni visto che i valori termici in quota non permetteranno altre nevicate tardive.
Per la prossima settimana, almeno nella sua prima parte, non ci saranno grosse novità. Come possiamo vedere dalla grafica centrata per martedì, la nostra penisola e parte del nostro continente verranno a trovarsi in una vasta conca depressionaria. In questo periodo, con una siffatta sinottica, l’instabilità pomeridiana nelle zone interne viene esaltata (molto meno sulle coste per l’azione stabilizzatrice del mare ancora freddo) e il tempo di dimostrerà inaffidabile nelle ore centrali della giornata.
Un modesto (e temporaneo) aumento pressorio è previsto per la seconda parte di settimana per l’arrivo di un promontorio (mobile??) di alta pressione con un certo aumento termico e maggiore stabilità, specie al centro e al sud. Questa fase però è tutta da verificare ma volevamo dare qualche speranza a chi aspetta un po’ di bel tempo.
Nota: di tutta questa situazione godono le Alpi e i ghiacciai che troppo spesso nella stagione calda soffrono per temperature troppo elevate (immagine passo dello Stelvio pochi gg fa da Valtellina Turismo Mobile)
Alessandro Nardi