06 Mar Sul tetto della provincia!
Ed eccomi a raccontare un altro giro sulla neve del Monte Falco – Burraia, la montagna più alta della nostra provincia di Arezzo e di tutto l’Appennino tosco – romagnolo.
Ricordo che il crinale del Monte Falco è in comune tra le province di Forlì-Cesena, Arezzo e Firenze.
Dopo essere stato domenica 24 febbraio fino ai 1500 m, di cui potete vedere le foto cliccando qui, domenica 3 marzo sono stato fino alla vetta del Monte Falco (1658 m).
Stesso giro che facemmo anche il 19 gennaio, quella volta con un tempo quasi da lupi, cliccate qui per vedere le foto di quell’escursione!
Stavolta il tempo era molto migliore, sereno e temperatura mite, mite considerando la quota di montagna: alcuni gradi sopra lo zero anche sulla vetta a 1650 m. Mancano purtroppo i dati della stazione meteo a 1645 m, ma il Corpo Forestale per quella domenica, ha rilevato una temperatura massima di +5°c al termometro meccanico messo al campetto del rilevamento neve a quota 1479 m.
Da notare anche il fatto che c’era una marea di gente, in tante volte che sono stato alla Burraia mai avevo trovato tanta gente. Probabilmente ha influito molto il fatto che era bel tempo, temperatura gradevole e c’era tanta neve! In molti hanno dovuto lasciare la macchina al Passo della Calla, anche lungo la strada prima del passo, perché la forestale faceva salire solo un numero ristretto di auto, dato che su a Fangacci non c’era più posto.
Passiamo alle foto!
Una zoomata all’asticella al campetto di rilevamento neve a quota 1479 m: 151 cm! Ma sopra i 1600 m c’erano circa 200 cm di neve, in alcuni punti direi ben oltre i 200 cm!
Sul crinale del Poggio Sodo dei Conti (1574 m), questa era l’altezza della neve!
Purtroppo anche se era sereno la visibilità non era ottimale e il mare non era visibile, o si intravedeva solo appena con il binocolo.
Il punto dell’arrivo dello skilift a circa 1640 m di quota.
Sul crinale del Monte Falco, da notare qui il cartello quasi sommerso.
La vetta del Monte Falco (1658 m).
Alcune foto panoramiche, visibilità buona anche se non purtroppo non ottimale e Mar Adriatico e Alpi non erano visibili.
Qui verso il Pratomagno.
Verso il Mugello.
Mugello e sulla sinistra in lontananza le montagne del Cimone e Abetone.
Una zoomata verso le montagne della zona Cimone – Abetone.
Visuale verso nord.
Visuale verso nord: qui sotto il primo poggio si chiama Poggio Piancancelli (1576 m) e tra il primo e il secondo poggio c’è il Passo Piancancelli (1488 m). Il secondo poggio (1524 m), dalla forma a panettone, è dove si trova l’anello della pista dello scii di fondo, ed è chiamato Pian delle Fontanelle.
Dal crinale del Monte Falco, discesa verso Passo Piancancelli dal sentiero chiamato Pista del Lupo.
Il sentiero costeggia il Poggio Piancancelli (1576 m). Alle ore 15.20 alcune zone erano già in ombra e da un bel pezzo. Si sentiva subito il cambio di temperatura, era ben più fresco!
In alcuni punti al suolo era presente la calabrosa caduta dagli alberi.
Il posto della Fonte Sodo dei Conti.
Solo nei punti in cui la neve era meno alta e sottolineo meno alta, delle volte spuntavano fuori i segni dei sentieri CAI; ma quasi tutti non si vedevano perché erano sepolti dalla neve!
Arrivo al Passo Piancancelli (1488 m). Il piccolo parcheggio è sepolto dalla neve, la staccionata di legno che delimita il perimetro del parcheggio è totalmente sommersa.
Ho come la sensazione che non è necessario il cartello (e la sbarra sepolta), per evitare che le auto ci passino…
Infine, da Piancancelli ritorno a Fangacci e la neve sulla strada usata per la pista dello scii di fondo è bella alta! Queste due immagini parlano da se!
Cartello dei 4 km di distanza dal Passo della Calla (1296 m).
Qui un’immagine della webcam al Rifugio La Capanna (1488 m) della mattina del 3 marzo.
Un saluto da Simone Paolucci di Arezzo Meteo e al prossimo giro sulla neve!