Situazione molto dinamica!

Di certo quella di questo ultimo periodo è una situazione che non da tregua agli appassionati di meteo specie per coloro che si occupano di previsioni. Quando il quadro evolutivo è statico (alta pressione) in un certo senso fare le previsioni è molto meno impegnativo e le sorprese previsionali sono piuttosto limitate. In un dinamismo a scala Europea così esasperato bisogna aggiornarsi costantemente e rivedere la modellistica in modo continuo per non incorrere ad errori anche grossolani. Di sicuro non ci si annoia. Dal punto di vista di circolazione generale notiamo che le zone di alte pressioni prediligono i settori alle alte latitudini (regime di Arctic oscillation negativo, molto negativo). In questo modo il flusso perturbato è costretto a scorrere basso di latitudine, interessando a più riprese il Mediterraneo, con preggioramenti in serie e piogge intense nelle zone esposte (specie alto Tirreno e nord Italia in genere). Per fortuna l’Alta pressione delle Azzorre quest’anno sonnecchia in Atlantico: una sua costante elevazione per meridiani avrebbe consentito dei blocchi alle westerlies (correnti occidentali) e discese di aria fredda di origine artica alle basse latitudini con ondate di freddo fuori stagione. Ma anche in questo modo, con questo quadro circolatorio, abbiamo peggioramenti frequenti con piogge che purtroppo penalizzano le solite zone, in special modo la Toscana. Dopo il maltempo di oggi (lunedì, mentre scriviamo), martedì avremo una pausa con variabilità diffusa ma in un contesto di scarse precipitazioni. Ma ecco che mercoledì sopraggiungerà un nuovo peggioramento da ovest, stavolta meno intenso (per fortuna!!) e comunque con neve che cadrà alle quota medie (in questo momento invece pioggia anche alle alte quote, anche se la eccessiva scaldata è solo momentanea).

Nelle grafiche: il regime di Arctic Oscillation negativo spiegato un po’ grossolanamente, con le alte pressioni in sede artica e le basse pressioni alle medie latitudini, con flusso ovest – est. I cavi d’onda del flusso potrebbero essere seguiti in settimana da cunei anticiclonici mobili con qualche giorno di pausa con tempo più discreto:

 

qui di sotto il grafico dell’AO, ormai negativo dall’evento del potente Stratwaming di gennaio. Tale indice è previsto nei prossimi giorni quasi a fondoscala negativo:

 

Alessandro Nardi