04 Dic Periodo freddo all’orizzonte!
Il mese di novembre si è caratterizzato per le abbondanti piogge sulla nostra regione dopo un’annata siccitosa, ma al contempo ha fatto registrare temperature miti. Diverso il discorso in questa prima parte di dicembre: abbiamo avuto l’ingresso di fronti nord-atlantici seguiti da aria fredda di origine artico-marittima che hanno permesso nevicate sia su Alpi che Appennini. Nei prossimi due giorni (mercoledì e giovedì) avremo ancora correnti in quota da nord-ovest che però risulteranno abbastanza secche. Un altro peggioramento è atteso per venerdì. Questo apporterà con molta probabilità le prime nevicate in pianura Padana, specie nelle aree centro-orientali e a quote medio-basse anche nella nostra regione.
Ecco il quadro sinottico al suolo e a 500 hpa, con l’aria fredda che arriverà da nord sfruttando il bordo orientale dell’anticiclone delle Azzorre, eretto per meridiani:
Il peggioramento risulterà veloce poichè la depressione al suolo si sposterà subito verso sud-est, piazzandosi fra le regioni Joniche e la Grecia. Da questa posizione avvetterà correnti fredde di bora sull’alto Adritico e di grecale sulle nostre zone, con valori termici a 850 hpa (1500 circa) anche sotto i -5°. Ovviamente con questa circolazione la maggiorparte della nostra regione rimarrà sottovento.
Trattandosi di aria artico-marittima (molto piu spessa e umida di quella polare continentale)potrebbe essere possibile fra sabato e domenica qualche sconfinamento nevoso sulle zone più esposte (oltre l’Appennino) come Mugello, Casentino, Altotevere ecc ecc. Nei settori adritici potrebbero essere possibili delle nevicate al piano, almeno nell’entroterra. Nel lungo termine pensiamo che dovremo guardare ancora ad est: un ponte anticiclonico fra azzorre e alta Russa potrebbe avvettare ancora sulla nostra penisola correnti fredde se non gelide, sfruttando anche l’effetto calamita di una depressione sul nostro meridione.Quest’ultima per ora rimane una ipotesi (come potete vedere nella seguente grafica):
Possiamo vedere il grafico delle ENS dove possiamo notare il lungo sottomedia delle termiche a 850 hpa (1500 m circa) con il peggioramento che prenderà luogo da venerdì pomeriggio.
Alessandro Nardi