18 Nov Peggioramento fra lunedì e martedì.
Passeremo una domenica freddina ma sostanzialmente asciutta, grazie alle correnti di grecale che hanno provocato un abbassamento dei valori termici ma determinano tempo asciutto (tranne le zone Appenniniche dove sono presenti deboli nevicate oltre gli 800 metri in genere). Come avete visto da voi il famoso “gelo” è rimasto solo nelle menti del solito manipolo di scribacchini: tanto per rendere l’idea, prendendo per esempio un capoluogo di provincia a caso, Arezzo….la massima di ieri è stata di 9.7 gradi e la minima di stamani di 6.5 gradi (altre zone più riparate dal grecale hanno fatto minime più basse ma non certo gelide). Da stasera sempre da nord est (Russia) si muoverà un altro nucleo di aria fredda, anche più corposo del precedente. La parte più fredda però transiterà a nord delle Alpi andando a convergere sull’esagono francese (vedi grafica). Da qui poi martedì si muoverà ulteriormente verso ovest posizionandosi in pieno Atlantico. Tutta questa mossa farà si che si creerà una depressione al suolo sul Mediterraneo occidentale che si muoverà verso levante e già lunedì ce la ritroveremo a ridosso della penisola con aria umida e più temperata in arrivo. Tempo quindi in peggioramento (niente di che per i nostri settori) con nevicate inizialmente a quote di bassa montagna sui nostri rilievi, in rialzo fino alle cime sui settori Tosco Romagnoli. Sui settori Emiliani (ovest Emilia) la neve potrebbe cadere, seppur molto umida, anche sulla pianura, come sul Cuneese, basso Piemonte…zone che riescono ad essere più riparate dall’aria un po’ più mite in risalita dal Mediterraneo. Da martedì pomeriggio o tarda mattina la situazione andrà parzialmente migliorando con piogge (seppur deboli) in cessazione.
Alessandro Nardi