13 Gen Orto: I Gobbi!
L’Orto di Gennaio e i Gobbi.
Il Gobbo, inteso come verdura di stagione, (Cardo, Carduus, Cinara Cardunculus) è un ortaggio di difficile coltivazione ma di grandi qualità organolettiche, la pianta è simile al carciofo ma ancora più grande, se coltivata in un piccolo orto prenderà molto spazio ma se volete provare 5 o 6 bei gobbi vi faranno fare un figurone . Datele quindi lo spazio necessario e concimate bene il terreno, la pianta libera è imponente ma in realtà appena comincia ad avere una certa dimensione viene legata riducendone così il notevole ingombro. Successivamente viene incartata (foto 2) o addirittura parzialmente interrata per “imbiancare” le coste, che, rese più tenere dal gelo invernale, verranno usate cotte in molti gustosissimi piatti: fritti con la pastella, oppure fritti e “rifatti” o ancora in sformati di grande gusto.
In Piemonte vengono usati anche crudi (si scelgono le parti più tenere e molto imbiancate) per la Bagna Cauda., se volete cimentarvi garantisco un piatto speciale.
Lavori di gennaio per l’orto e il giardino: in questo mese freddo e umido, difficilmente si trova la giornata giusta per lavorare il terreno ( mai quando è gelato o zuppo d’acqua) è ancora presto per potare o seminare, tranne alcuna specie come l’aglio, oppure le fave (se non le avete ancora seminate ) ma è importante usare questo periodo per preparare la buona stagione che arriverà presto. Prepariamo quindi gli attrezzi per la potatura: forbici ben affilate e pulite, seghetto per i rami più robusti, mastice protettivo per i tagli più grossi. ( foto 3) e il potasiepi, che tra poco useremo per regolare i cespugli e le siepi. Ripuliamo i pali di sostegno dei pomodori eliminando tutte le parti fradice o con tracce di malattie fungine. Prepariamo i vasi , raschiandoli e lavandoli, Facciamo fare la revisione al tosaerba e alla motozappa in modo da averli pronti per febbraio/marzo quando serviranno. Raccogliamo le foglie secche sotto gli alberi da frutta per evitare che diventino ricettacoli di malattie e parassiti, bruciamole o portiamole via: non usatele nella composta. Ripuliamo anche intorno ai bulbi che cominciano a spuntare, liberandoli da foglie fradice ed altro materiale, per la stessa ragione. Si possono piantare le rose sempre che il terreno non sia gelato o fradicio, se avete piante, anche in vaso, di crisantemi potateli asportando tutti i fiori appassiti. Tenete pulita la serra e non dimenticatevi di aprirla e far circolare l’aria quando c’è il sole.
Se siete già stanchi di lavorare nell’orto , andate a comperare un bel gobbo e preparatevi lo sformato di gobbi della Lia.
Quando acquistate il gobbo, controllate che le coste siano belle bianche, perché se è ancora verde risulterà duro e amaro. Staccate le coste una ad una e “sfilatele”, togliete cioè i filamenti con un coltellino affilato o un pelapatate. Tagliatele a pezzi lunghi circa 10cm. e mettetele a bagno in acqua nella quale avrete strizzato un paio di limoni per non farle annerire. Lessateli in abbondante acqua salata (anche in questa io metto almeno un limone diviso in due e strizzato) e, dopo averli scolati per bene, tritateli con il coltello in maniera abbastanza grossolana. Ripassateli in padella con uno spicchio di aglio e un filo di olio, poi versateli in una ciotola; a questo punto, come per ogni altro sformato, aggiungerete la besciamella ( fatta con ½ lt. di latte per un gobbo medio), 2 uova intere, abbondante parmigiano, una grattata di noce moscata, sale e pepe.
Versate l’impasto su una teglia imburrata e spolverata con pane grattato, altro pane grattato misto a poca noce moscata lo aggiungerete sopra, dove formerà una leggera crosta croccante. Se volete, potete aggiungere dei fiocchetti di burro, che ci stanno veramente bene. Infornate a 180° per circa 40/50 minuti. Buon appetito!
Franco l’Ortolano