03 Nov Netto peggioramento da lunedì
Quest’oggi abbiamo alcune immagini da mostrarvi. Prima di passare ad analizzare il peggioramento di lunedì, vediamo quello che sta succedendo in questa domenica mattina prendendo spunto dal satellite sul visibile (immagine di poco fa):
Evidente la circolazione dei venti da libeccio, anche abbastanza forti sul mare aperto e sulle creste appanniniche. Evidente l’ammassamento (stau) delle nubi indotto da queste correnti sui rilievi appenninici e Apuani (qui avremo i rovesci più intensi). Evidente anche l’effetto Fhoen (vento di caduta) sia sull’angolo occidentale padano e sull’Emilia e sulla Romagna. In queste ultime due regioni avremo anche temperature molto miti poichè il vento in caduta dagli appennini oltre che seccare la colonna d’aria, crea il riscaldamento per compressione della massa d’aria.
In questa domenica, almeno sulla parte centro meridionale della regione, avremo cielo irregolarmente nuvoloso con dei piovaschi sparsi, più probabili a ridosso dei rilievi. Più compromesso il tempo su alta Toscana, Lunigiana e Garfagnana. Il vento di libeccio la farà da padrone e sarà anche fastidioso (specie sul tratto costiero da Vada verso nord).
L’attenzione però è rivolta alla giornata di lunedì quando l’affondo più deciso di una saccatura atlantica, seguita da aria più fresca di matrice polare marittima, apporterà un peggioramento di rilievo con il ritorno a precipitazioni ben più intese. Stavolta il peggioramento riguarderà un po’ tutta la penisola e causerà anche il ritorno di discrete nevicate nei settori alpini a quote di media montagna (come sarebbe regolare per il periodo).
Eloquenti i LAM riguardanti le precipitazioni per la seconda parte di lunedì:
LAMMA:
e Meteotitano:
Nella seconda parte di martedì il tempo sarà già in miglioramento. Da ovest si farà strada un cuneo anticiclonico che dovrebbe garantire tempo stabile per alcune giornate.
Questo è quello che dice il modello ENS (con nostra rielaborazione grafica) riguardo al medio lungo termine:
Dopo un certo calo termico fra lunedì e martedì, le termiche si dovrebbero riportare su valori miti, ormai una costante in questa seconda parte di autunno.
Alessandro NARDI