24 Feb Marte? Grand Canyon? No, Balze!
Siamo in inverno. A noi piace andare in giro, a curiosare per le bellezze Aretine, sparse nella nostra Provincia.
Quest’anno, in mancanza di neve, le gite fuori porta si limitano alla sua assenza, recandosi nei posti pianeggianti. Ci rifaremo nei prossimi anni ovviamente. “Non può non nevicare per sempre”.
Un tranquillo weekend di Febbraio, ci siamo recati, non è la prima volta almeno per me, nel bellissimo luogo Le Balze del Valdarno. Voglio precisare che le foto che vedrete sono state eseguite dalla magnifica compagnia di; Luca Vincenti, Milena Pieri, Valeria Mori, Edoardo Baldini, Marco Parenti, Andrea Fioroni, Manuela Scocco, Tommaso Rubechi e dal sottoscritto.
Ci sono delle abitazioni a dir poco “selvagge” in questo luogo. Magnifiche, silenziose e ricche di pace. Oggi giorno non è cosi facile trovare un luogo dove difficilmente vieni raggiunto dalla civiltà.
La nostra prima tappa è stata presso un mio amico, lo chiamo cosi anche se ho conosciuto tale persona solo 1 anno fa in una sola occasione. Ospitale, isolato, e con tanta voglia di parlare. Sue le frasi “mamma mia, e chi l’ha vista mai tanta gente cosi”. Una foto tutti assieme per ricordo è d’obbligo.
Tornando alla nostra gita alle “Balze” non ci stupisce che Leonardo da Vinci, citò numerose volte il luogo nei suoi manoscritti. Ovviamente, molti sapranno che nello sfondo “quadro delle Gioconda” figurano proprio le Balze del Valdarno Aretino. Ci tengo a precisare Aretino, molti capiranno il perchè.
Esiste nel posto anche un bellissimo borgo chiamato Piantravigne. Noi lo abbiamo fotografato, e ve lo mostriamo.
Le Balze sono anche dette “dell’acqua Zolfina” per la vicinanza ad una sorgente Solfurea.
Non sono un camminatore accanito, quindi invito i miei colleghi Gianfranco Landini e Carlo Palazzini a eseguire in futuro un articolo più dettagliato del sentiero “Cai” 51. Da Castelfranco si percorre un anello, lungo 5 km di pura bellezza. Noi ci limitiamo a postarvi queste bellissime foto eseguite nell’arco di 2 orette.
Lascio in sequenza tutte le foto dell’occasione. Ci sono anche delle strutture disabitate. Vecchie stalle che ricordano il tempo che fu.
A voi le foto e grazie a tutti i presenti.
Lorenzo Sestini.