10 Dic La nebbia da irraggiamento
Visto il periodo particolarmente noioso e statico dal punto di vista meteo, stasera vogliamo parlare del fenomeno presente molto spesso in queste giornate anticicloniche ovvero la NEBBIA DA IRRAGGIAMENTO.
Questo tipo di nebbia è più probabile nella stagione invernale e tardo autunnale, meno probabile in primavera e raro in estate. Per far si che si presenti occorrono alcune condizioni:
alta pressione
forte umidità nei bassistrati
nottate serene o al massimo velate
calma di vento
Nelle nottate serene invernali, causate da forti campi di alte pressioni, gli strati di aria prossimi al suolo di raffreddano molto velocemente (molto di più degli strati superiori che anzi, si presentano più miti e secchi a causa dell’effetto di compressione e subsidenza dei moti discendenti dell’alta pressione). Quando la temperatura scende, l’umidità presente nei bassistrati tende a condensarsi. Più le temperature sono basse e scendono e meno l’atmosfera è in grado di contenere il vapore acqueo. L’eccesso di quest’ultimo tende quindi a condensarsi e a trasformarsi in minuscole goccioline di acqua: la nebbia! In quota tutto questo non avviene poichè l’aria si presenta più secca e mite (fenomeno dell’inversione termica). Infatti dalle cime dei rilievi è possibile osservare la nebbia che giace nei bassistrati. Generalmente nelle nottati nebbiose le temperature minime non scendono più di tanto poichè la trasformazione dell’umidità (stato gassoso) in nebbia (stato liquido) cede calore all’atmosfera (al contrario dell’evaporazione che invece sottrae calore alla stessa raffreddando l’aria). Ecco alcune bellissime immagini di questo fenomeno che è molto fastidioso per chi viaggia ma allo stesso tempo bellissimo per chi lo osserva dall’alto:
Non esiste solo la nebbia da irraggiamento, ma anche altre tipologie. Una di questa è la NEBBIA OROGRAFICA o da PENDIO, che avviene generalmente a ridosso dei rilievi montuosi allorquando una corrente più o meno tesa, con umidità sufficientemente alta, impatta sopravvento ad un rilievo montuoso. La corrente tende a risalire e a raffreddarsi raggiungendo il punto di saturazione creando una netta riduzione di visibilità. Penso sia capitato a molti, viaggiando in montagna, di imbattersi in questo tipo di nebbia che spesso sembra una sorta di nuvolosità bassa:
Altro tipo di nebbia è quella da avvezione calda che accade talvolta nelle zone marittime specie in primavera, quando delle masse di aria di tipo caldo-umida scorre sopra un mare ancora freddo. In questo modo abbiamo la condensazione dell’umidità e banchi nebbiosi molto estesi lungo le coste e in mare aperto.
Alessandro Nardi