09 Lug Instabilità pomeridiana su alcune aree
Come avevamo detto nei precedenti articoli, questo anticiclone così posizionato, a latitudini settentrionali, con i massimi pressori nei pressi delle isole Britanniche, non ci aveva convinto. In genere, in una posizione così defilata, sul bordo meridonale e orientale di questa figura barica stabilizzante, scorrono correnti più fresche e instabili, specie alle alte quote. Ecco il motivo dei temporali pomeridiani che spesso hanno preso in questi giorni le aree interne peninsulari per poi spostarsi, seguendo le correnti in quota nord-orientali, sui settori tirrenici. Ovviamente, tale configurazione penalizza di più il nostro centro sud, risparmiando in parte la nostra regione con il grecale intenso che ha un po’ inibito la convenzione pomeridiana. Anche oggi non cambia molto la situazione, come possiamo intuire dalla visione del satellite (meglio se si utilizza una moviola). Nubi convettive in formazione nelle aree interne appenniniche che poi man mano si ingrossano per spostarsi sulle adiacenti pedemontane tirreniche:
Un grecale un po’ attenuato potrà favorire sia oggi che mercoledì, qualche episodio di instabilità anche nella nostra regione, specie nelle aree della bassa Toscana, zona Amiata, Colline Metallifere, sud ovest aretino, interno pisano e livornese.
Già nella Valdichiana sono presenti degli annuvolamenti cumuliformi (congesti) piuttosto minacciosi che potrebbero sfociare fra qualche ora in qualche rovescio o temporale. Ecco una bella immagine che ci arriva da Cortona con la visione della Valdichiana:
Ecco la situazione barica per le prime ore di mercoledì, con l’anticiclone delle Azzorre defilato a nord-ovest e con geopotenziali medio-bassi sull’Europa centro-orientale e anche sulla nostra penisola:
Nella seconda parte di questa settimana una rotazione delle correnti in quota da ovest, nord-ovest potrebbe concentrare l’instabilità pomeridiana nelle aree appenniniche e relative pedemontane, con spostamento delle celle temporalesche stavolta verso il lato Adriatico. Ne riparleremo nel prossimo articolo.
Alessandro Nardi