27 Ago Instabilità latente per qualche giorno!
Molti si chiederanno dove sta tutto questo maltempo, estate in crisi ecc ecc di cui abbiamo parlato nei giorni scorsi. Eh si, poichè chi non è dedito a questa scienza, si sarà accorto che su molte zone della Toscana, specie quelle centro-meridionali, apparte due gocce domenica mattina, poco è successo. Anzi, il tempo si è presentato buono, ventilato, con temperature gradevoli e soprattutto con poche occasioni per le precipitazioni. In realtà in queste situazioni bisogna ampliare il raggio di azione e notare che ci sono state zone dove i temporali, i rovesci e il maltempo ha picchiato veramente duro. Bastano queste due immagini per capire che il contrasto con l’aria più fresca in quota e un mare caldo di fine stagione può creare dei veri e propri mostri temporaleschi.
Uno di questi ha colpito duro la Sicilia Occidentale e il tratto di mare contiguo nei pressi della Tunisia….immagine riferita a lunedì:
Immagine successiva più recente e riferita alle prime ore di questa mattinata (martedì) con un altra cella temporalesca che sta per colpire le coste Campane:
A scala continentale possiamo notare un lungo ponte anticiclonico che collega due zone di alta pressione, una con i massimi sulle Azzorre e l’altra sulla penisola Scandinava. Sull’Europa centrale e meridionale è attivo un cut-off depressionario (o upper level low) con perno più o meno ad ovest delle Alpi occidentali. Quest’area depressa è la causa di questa instabilità latente che interessa anche la nostra penisola e che potrebbe interessare nei prossimi due/tre giorni anche le aree finora risparmiate dagli eventi più impostanti:
Nella nostra zona i momenti più asciutti dovrebbero prevalere e comunque ci sarà lo spazio anche per dei lunghi momenti soleggiati ma ciò non deve far abbassare la guardia poichè potrebbero anche verificarsi fasi temporalesche o di più marcata instabilità.
Sul finire della settimana un parziale colmamento dell’area depressa unito ad una espansione dell’anticiclone delle Azzorre più ad est potrebbe favorire un lento miglioramento con instabilità più relegata sui rilievi nelle ore diurne. Ne riparleremo in seguito.
Alessandro Nardi