09 Gen Inquinamento ad Arezzo e alta pressione.
Inquinamento alle stelle in molte città italiane, i motivi sono spesso dovuti all’alta pressione.
Ma Arezzo come se la passa? Non siamo un ente che certifica dati e valori degli inquinanti, ma possiamo parlare del collegamento meteo-inquinamento.
Avete notato che nella piana cittadina si concentra molto fumo proveniente da bruciatura e pulitura delle potature? Ecco, quando c’è alta pressione la colonna d’aria schiaccia al suolo tutti i fumi rilasciati nella bassa atmosfera.
Dovremmo tutti sapere l’abc del meteo, non tanto per conoscere la materia, quanto perché a volte senza saperlo facciamo respirare aria malsana al prossimo. Smettete di bruciare le sterpaglie quando c’e alta pressione!!! La mattina Arezzo sembra Londra nel periodo della rivoluzione industriale.
Prendiamo esempio da altre regioni, come Aosta. Li i fuochi sono vietati. L’aria che respiriamo deve essere tutelata per la salute dei cittadini. Si vive respirando, cavolo!
Ovviamente bruciare le potature non è il male principale l’ambiente, ma si parte dalle piccole cose: possiamo continuare a farlo, se la legge lo permette, ma in giornate idonee.
Partiamo dalle basi allora e vediamo di capire cosa significa alta pressione.
La condizione di alta pressione significa avere sopra la nostra testa una colonna d’aria più pesante rispetto a quella di bassa pressione. Più alta pressione c’è e più la colonna d’aria è pesante e schiaccia gli inquinanti e l’umidità al suolo, a seconda delle concentrazioni. Se abitiamo in una zona priva di umidità in quota, quella schiacciata al suolo dall’alta pressione sarà minima. Se abitiamo in una zona priva di inquinamento, questo non sarà presente nemmeno con l’alta pressione. Se invece liberiamo gli inquinanti, questi verranno schiacciati al suolo e respirati con maggiore concentrazione da tutti coloro che abitano in pianura.
Quando c’è alta pressione, inevitabilmente la qualità dell’aria giorno dopo giorno peggiora! Abbiamo parlato delle bruciature delle potature ma provate a immaginare tutti gli altri inquinanti. Biossido di zolfo, ossidi dell’azoto, l’ozono e le temibili polveri sottili, quest’ultime le più dannose per le vie respiratorie proprio per la loro piccola dimensione riescono a entrare nel nostro apparato respiratorio con maggiore danno. Passeggiare per le strade cittadine la mattina presto diventa problematico. Usare una mascherina non sarebbe male, anche se fa molto “The day after”.
Vediamo come funziona una normale giornata di alta pressione.
Prime ore del mattino: si registrano le minime notturne, in particolare dalle 6 del mattino fino alle 8. In questo momento l’aria è calma e di conseguenza abbiamo un maggiore schiacciamento al suolo degli inquinanti. Quindi sarebbe meno opportuno accendere fuochi o altro e limitare l’uso delle auto ma è al momento una cosa impossibile, almeno la seconda fino a che non capiremo che è essenziale tornare indietro nel tempo e utilizzare il più possibile i mezzi pubblici o le proprie gambe o biciclette.
Ora di pranzo: il Sole già alto nel cielo scalda il terreno, l’aria ai bassi strati si alza e continuando a salire porta via una parte degli inquinanti.
Primo pomeriggio: l’aria comincia a muoversi facilitando la dispersione degli inquinanti (se cosi non fosse la loro concentrazione il giorno dopo sarebbe ancora più alta).
Sera: il sole cala e si ricomincia con l’inversione termica.
Questo ciclo continuerà fino al prossimo cambiamento del tempo.
Guardate cosa respiriamo in questo momento con l’aiuto della mappa del Lamma:
Ogni giorno sul nostro pannello meteo tale carta è aggiornata. Se volete seguire l’andamento visitate la pagina. Clicca qui
Una buona giornata a tutti.