27 Gen Il tempo nell’ultima settimana di gennaio.
Ci aspetta una settimana molto dinamica, comandata dalle correnti e depressioni nord atlantiche. Se nella prima parte di gennaio abbiamo avuto costantemente correnti nord orientali molto fredde provenienti o dalla Scandinavia o dalla Russia con il centro sud e Balcani penalizzati, da un po’ di tempo le saccature hanno preso una strada più occidentale con entrata sul Mediterraneo dalla valle del rodano e con precipitazioni che premiano finalmente i versanti occidentali.
Un primo peggioramento sarà già realtà in questa giornata di domenica e prenderà anche la successiva giornata di lunedì. Torneranno le piogge e le nevicate sui rilievi, inizialmente a quote medie per poi scendere (a partire sulla notte su lunedì) a quote di bassa montagna e alta collina. Dopo un lunedì instabile specie su zone interne, orientali e Appenniniche, probabilmente avremo una pausa più tranquilla nella giornata di martedì, con tempo soleggiato anche se “freddino” per la precedente entrata di aria artico-marittima (fredda ma NON gelida, è bene sempre precisare). Tempo che dovrebbe peggiorare di nuovo mercoledì per l’arrivo di un ulteriore sistema depressionario, sempre proveniente da nord ovest con passaggio dalla Francia. Questo sistema non avrà un particolare richiamo mite prefrontale e comunque sarà accompagnato da aria fredda. Le precipitazioni nevose potrebbero assestarsi alle quote collinari, anche se su questa variabile saremo molto più precisi nella giornata di lunedì, quando avremo a disposizione output modellistici più precisi. Finita qui? niente affatto!!! Fra venerdì e sabato una intensa depressione proveniente dal settore Groenlandese si disporrà con asse in pieno Atlantico. il posizionamento più occidentale farà si che sulla nostra penisola si attiveranno inizialmente correnti sciroccali (vedi immagine con modello ENS) con nevicate abbondanti su versanti meridionali delle Alpi, con possibilità tutt’altro remote per nevicate sulle pianure Piemontesi e ovest Lombardia (per ora è una tendenza). Momentaneo rialzo termico invece sui nostri settori Appenninici con nevicate solo in alta montagna. Tutta la struttura dovrebbe poi muoversi verso la nostra penisola con rapida cessazione della corrente sciroccale e nuova introduzione di aria più fredda nord atlantica.
Nardi Alessandro.