13 Apr Il tempo nei prossimi giorni
Buon sabato a tutti!
Facciamo una veloce commento al tempo che ci aspetterà nei prossimi giorni con l’aiuto delle grafiche.
Fig1: confermato il fine settimana instabile, più domenica che sabato, per l’arrivo di un nucleo di aria fredda in quota proveniente dal nord Europa. Alla quota isobarica di 500 hpa (oltre i 5500 m di quota) avremo l’entrata di una isoterma -26° che ci fa pensare ad una domenica ben instabile, dapprima sulle zone nord occidentali della regione e poi su tutto il resto del nostro territorio. Possibili quindi rovesci sparsi anche intensi e locali temporali. Neve che interesserà i settori montani a quote medie (oltre 1000 – 1200m, ma questo dipenderà dall’intensità dei rovesci).
Fig2: ecco la sinottica che ci accompagnerà per la prossima settimana, quella che ci porterà al week end Pasquale. Presenza di una vasto anticiclone Scandinavo (il famoso Scand positivo), anticiclone delle Azzorre invece defilato sulle zone di competenza, depressione nei pressi della penisola Iberica dalle cui mosse dipenderà molto l’esito del tempo di sabato, domenica e lunedì prossimi. La depressione è vista (per ora) dai modelli avanzare molto lentamente verso levante (ovvero verso la nostra penisola) per l’opposizione di un promontorio di alta pressione di matrice subtropicale. Probabilmente avremo una fase prefrontale ben mite (vedi fig3). Dovremo ben monitorare le mosse di questa depressione e da qui deriverà tutta l’incertezza previsionale per il tempo di Pasqua. Una traslazione piuttosto rapida o meno lenta del sistema depressionario verso est significherà passare le feste con tempo nettamente instabile. Una maggiore resistenza del campo di alta pressione e quindi un affossamento della zona di bassa pressione sull’Iberia potrebbe significare tempo più clemente almeno al centro sud con temperature elevate.
Tutto questo per il momento è impossibile da determinare e probabilmente bisognerà aspettare la metà della prossima settimana.
Quello che ci sembra probabile, visto questo tipo di evoluzione, è che probabilmente verranno meno certi annunci apparsi sui famosi siti pseudo meteo/spazzatura su eventi freddi o catastrofici, il modello ENS (figura 3) sembra improntato sul clima mite o comunque senza episodi di sottomedia eclatanti.
Alessandro Nardi