05 Apr Il ciliegio e la primavera
Uno degli spettacoli più belli che ci offre la primavera è la fioritura dei ciliegi: questi alberi, a volte di dimensioni notevoli (il ciliegio può raggiungere i 30 metri di altezza) si ricoprono di fiori bianchi e profumati, presentandosi come nuvole bianco-rosate e rendendo l’aria più gentile e profumata. Se il mandorlo è un anticipo della primavera che verrà, il ciliegio è il culmine, il completamento della primavera: i fiori di ciliegio incorniciano il verde dei prati e delle foglie nuove sugli alberi, dei boschi che riprendono il colore e dei mille fiori che riempiono i campi e gli alberi di ogni specie.
In Giappone la fioritura dei ciliegi viene celebrata come simbolo della fragilità, della bellezza e della rinascita. In tutti i parchi giapponesi, da Tokyo a Kyoto si fa “Hanami” (ammirare i fiori) e si fanno feste e pic-nic sotto gli alberi in fiore.
Vicino ad Arezzo c’era un posto speciale per i ciliegi: il Bagnoro, dove una varietà particolare, la Bella del Bagnoro, veniva coltivata ai bordi di tutti i campi ed era uno spettacolo andarci in bicicletta in questa stagione. Purtroppo il progressivo abbandono delle coltivazioni a ridosso della città ha diminuito molto la bellezza dello spettacolo, ma vale sempre la pena di farci una passeggiata, il piccolo paese a due passi dalla città celebra ancora la festa della ciliegia vicino alla sua antica e bella Pieve Romanica .
Lavori nell’orto
Dopo aver vangato e zappato il terreno, affinatelo ancora con il rastrello eliminando sassi e zolle in modo da creare delle zone da seminare. Una volta divise le praci, iniziare le semine a luna calante, interrando leggermente il seme e ricoprendo con teli per proteggere la zona seminata e favorire la germinazione, mantenere il terreno leggermente bagnato fino allo spuntare delle piantine. Seminare, ravanelli, spinaci, carote, insalate e radicchi.
Fare dei solchi per mettere a dimora cipolle di tutte le varietà, cipollotti, porri, patate, verze, fragole, lamponi ecc.
Concimate gli alberi da frutto interrando un po’ di stallatico ben maturo intorno al tronco e sarchiate il terreno. Date il ramato insieme a un prodotto insetticida facendo attenzione a non usarlo mentre la pianta è in fiore, potrebbe danneggiarla e soprattutto uccidere insetti utili (impollinatori)
Preparate le buche per i pomodori, che metteremo a dimora appena la stagione sarà stabile e al sicuro da brinate, vangate un altro pezzo di terra per lasciare il posto a zucchine, peperoni, melanzane e cetrioli che metteremo a dimora successivamente. Fate attenzione alla rotazione delle culture evitando di rimettere le stesse piante negli stessi posti e non mettete i pomodori dove ci sono state le patate o i cavoli .
Dopo aver messo una manciata di stallatico sulla buca, ricopritelo di terra e poi mettete le piantine sopra, in modo che non vengano a contatto diretto con il concime. Adesso aggiungete la terra intorno alla piantina senza soffocarla inserendo un tutore per proteggerla dal vento. Tra un mese circa metteremo i pali di sostegno alle piante di pomodoro dopo averli “scacchiati”, infine potremo impiantare un tubo per l’irrigazione a goccia, ma ne parleremo più avanti.
Buona primavera e buon lavoro!