13 Mar I passi della “goccia fredda” di mercoledì
E già qualche giorno che parliamo di un possibile arrivo di un impulso di aria fredda retrogrado dall’Europa Orientale. Fino a qualche giorno fa c’era molta discordanza fra i principali modelli matematici ma ora sembra che, almeno a grandi linee, ci sia una certa visione univoca e parere concordanti. Chiariamo subito che non è prevista chissà quale apocalisse, ne tanto meno una bomba gelida o oltre amenità che possiamo trovare in rete dalla solita informazione del tutto fantasiosa e acchiappa-click. Dal nostro punto di vista più che “bomba” ci sembra un ben più innocuo “mortaretto”, nel senso che saranno possibili delle nevicate a quote basse (se non in pianura) nel tratto nord Appennino e nord ovest, valli interni della Liguria ma l’evoluzione sembra molto rapida. Insomma abbiamo visto di molto peggio tipo nel marzo 2010 quando località a quote basso collinari (Pienza Montepulciano, ma anche in quasi tutto l’aretino, senese Pisano ecc ) videro accumuli eccezionali anche superiori al mezzo metro, oppure nel marzo 2005 o meglio ancora nel marzo 1987. La lista si potrebbe allungare anche di parecchio ma non è di questo che vogliamo parlare. Vediamo come dovrebbe procedere il peggioramento visto dagli oltre 5000 metri della media troposfera:
Ecco nelle prime ore di mercoledì troviamo la goccia fredda sull’Europa orientale:
nel mattino di mercoledì sta già abbordando il nostro nord est:
nel pomeriggio è già traslata sul nord ovest:
nella notte su giovedì la ritroviamo sulla Francia:
Va detto che queste traiettorie a volte subiscono anche delle importanti modifiche quindi è anche per questo che la previsione è piuttosto incerta. Basta ricordarsi una quasi simile dinamica avvenuta nel dicembre 2001 quando la goccia fredda cambio del tutto la traiettoria prevista dai modelli apportando la fenomenologia in zone diverse da quello che fu previsto solo 24 ore prima.
Alessandro Nardi