03 Ott I buchi neri
I buchi neri sono probabilmente gli oggetti più strani e i più comunemente incompresi del nostro universo.
Si tratta di rimanenze di stelle estremamente massive che stanno ai limiti delle nostre attuali conoscenze delle leggi fisiche.
Possono contenere molte volte la massa presente nel nostro Sole in uno spazio non più grande di una nostra città, con una gravità talmente intensa che neppure la luce può sfuggire.
I buchi neri ci possono insegnare qualcosa riguardo gli estremi assoluti del cosmo e della struttura dello spazio stesso.
Da un punto di vista concettuale i buchi neri non sono nulla di eccezionalmente complicato, non sono altro che dei nuclei estremamente densi di quelle che erano una volta delle stelle con massa gigantesca.
La maggior parte delle stelle, incluso il nostro Sole, terminano la loro vita in pace, gettando lentamente i propri strati esterni di gas nello spazio, ma le stelle che superano la massa del nostro Sole di almeno 8 volte, intraprendono un cammino diverso e molto più spettacolare.
Queste stelle muoiono quando non possono più fondere il proprio nucleo atomico al suo interno, non è tanto il fatto che terminano le scorte di “benzina”, piuttosto, quando la stella ha un nucleo di ferro, fondendo insieme atomi per fare altri elementi, in verità, costa alla stella dell’energia.
Nel momento in cui manca l’energia, la stella non ce la fa a sorreggersi contro la continua lotta con la gravità e gli strati esterni della stella vengono a crollare.
Dal momento che molti miliardi di miliardi di tonnellate di gas vengono a mancare, il nucleo della stella cambia in modo radicale e diventa resistente ad una ulteriore compressione.
La compressione rapida del gas espelle l’ultima onda di fusione nucleare non controllata , adesso la stella, fuori equilibro, esplode.
La supernova prodotta, può splendere più di una intera galassia e può essere vista in tutto l’universo.
Questa densa minestra di particelle subatomiche ha una coppia di opzioni a questo punto, per stelle aventi massa grosso modo di meno di 20 soli, il nucleo si tiene insieme e diventa una stella di neutroni.
Ma per i reali pesi massimi stellari, il nucleo si trasforma in uno oggetto veramente strambo, un buco nero è nato.
Le stelle fanno passi avanti in un equilibrio precario, la gravità tiene insieme la pressione interna della la stella impedendo di farsi a pezzi, ma dei cambiamenti radicali avvengono quando una di queste due forze prende il sopravvento.
Sopra una certa quantità di massa non c’è più una fonte di pressione conosciuta che può riequilibrare la gravità.
La rimanenza della stella collassa su se stessa.
Lo stringere di una massa in un volume sempre più piccolo fa si che la gravità nella superficie di una stella morta impenni.
L’aumento della gravità fa in modo che qualsiasi cosa abbia molta difficoltà a scappare, avere la gravità alta fino a 13 milioni di volte di quella che percepiamo sulla Terra provoca qualche effetto bizzarro.
Getta una palla sopra sopra di te, alla fine si fermerà, cambierà direzione e tornerà nelle tue mani, imprimi più forza al lancio e andrà più in alto ma comunque ricadrà.
Dai una forza talmente alta da sfuggire alla gravità terrestre, questo punto di non ritorno è chiamato “velocità di fuga” ed è differente per ogni pianeta e stella.
La velocità di fuga della terra è 40000 Km/h , per il sole è oltre i 2000000 Km/h, in un piccolo asteroide, il fatto di saltare molto in alto potrebbe causare il lancio in orbita.
Nel caso di un buco nero invece la velocità di fuga è più alta della velocità della luce.
Nulla può andare cosi veloce, e nulla, neppure la luce stessa, può avere una velocità tale da lasciare la superficie di un buco nero.
Nessun tipo di radiazione, onde radio, raggio ultravioletto, infrarosso può uscire da un buco nero, proprio nessuna informazione potrà mai farlo.
L’universo ha disegnato una tenda attorno qualsiasi cosa sia rimasta di questi buchi neri, quindi non possiamo studiarli direttamente, tutto quello che possiamo fare sono congetture.
I buco nero stesso è definito da un volume di spazio, denominato “orizzonte degli eventi”.
L’orizzonte degli eventi invisibilmente demarca il punto dove la velocità di fuga è esattamente uguale alla velocità della luce.
Al di fuori dell’orizzonte degli eventi una navicella spaziale ha almeno una speranza del tutto teorica di tornare a casa.
Se superi questo confine, il tuo viaggio sarà senza ritorno, verso qualsiasi cosa sia presente al centro del buco nero.
Ciò che sta dentro l’orizzonte degli eventi è ancora oggi un mistero, c’è un oggetto al centro del buco nero? Ci sono traccie di quella che una volta era una stella brillante? Oppure non c’è nulla che previene il collasso di una stella in un singolo nucleo possibilmente bucando lo spazio tempo.
La nostra mancanza di conoscenza di questo ambiente cosi estremo, e il velo di ignoranza che avvolge queste creature permette alla nostra immaginazione di fantasticare.
Visioni di miliardi di altre dimensioni, universi paralleli e pure ere differenti, ma l’unica risposta onesta alla domanda di cosa giace oltre l’orizzonte degli eventi è semplice, “non lo sappiamo”.
Ciò che è assodato è che sono semplicemente delle tombe di stelle estremamente massive che seguono una esplosione di supernova con al centro un punto che chiamiamo singolarità.
Da questo punto, nessuna luce e alcuna informazione di alcun genere può irradiarsi nello spazio, ciò che rimane è un perfetto vuoto nero, dove una volta c’era una possente stella.