17 Dic Freddo ancora lontano!
Fase del tempo quasi completamente dominato dall’alta pressione, mancanza di precipitazioni e dal clima mite, specie sui rilievi. Nelle pianure, nelle ore notturne, invece dominano le classiche inversioni termiche invernali, con le temperature che nelle zone interne spesso vanno sotto lo zero. Freddo che resiste per alcune ore del giorno ove sono presenti le nebbie. Ma per freddo vero noi intendiamo quello che provoca le nevicate a bassa quota oppure condizioni molto fredde a tutte le quote e per tutto l’arco della giornata. Temperature sotto le medie che possono essere portate solo da avvezioni provenienti dal nord Europa o da est, nord-est. Non è certo il caso del prossimo futuro. La particolare dinamica del tempo a scala emisferica, con AO positiva e la sua gemella NAO (ugualmente positiva) non depone certo a favore del freddo sull’Europa meridionale.
Basterebbe solo vedere il grafico delle temperature a 850 hpa (1500 m circa) e delle precipitazioni per notare che molto probabilmente passeremo i prossimi giorni in compagnia della mitezza (inversioni termiche a parte) e della scarsa intrusione delle perturbazioni nel Mediterraneo e comparto italico:
L’alta pressione, disposta per paralleli subirà un cedimento proprio nelle prossime ore permettendo l’avvicinamento di una perturbazione a ridosso della penisola:
da notare la classica configurazione da NAO positiva, con basse pressioni profonde nei pressi dell’Islanda e alte pressioni disposte per paralleli (dipolo pressorio accentuato). Il prossimo peggioramento farà cilecca e la saccatura si isolerà a cut-off verso sud-ovest interessando marginalmente la nostra regione (un po’ di nubi, qualche piovasco specie sul nord della regione). L’alta pressione chiuderà subito i rubinetti con la circolazione principale disponendosi nuovamente con asse sud ovest – nord-est:
La zona di bassa pressione (ormai ridotta a cut-off e senza ulteriore alimentazione fredda) andrà a morire nel nord-africa.
Week end quindi di nuovo in compagnia dell’alta pressione con il ritorno delle nebbie in alcune zone di pianura e delle inversioni termiche, con clima mite in montagna e freddo nelle ore notturne a bassa quota:
Più movimento verso Natale, con tempo più variabile ma sempre mite: le correnti atlantiche spadroneggeranno in lungo e in largo con forti venti sull’Europa occidentale, anche tempestosi, grazie all’approndimento di una già forte depressione semipermanente Islandese. Il flusso più perturbato dovrebbe abbassarsi e magari coinvolgere in seguito anche parte della nostra penisola. Con questo tipo di correnti, oceaniche, non può certo far freddo. Non farà freddo nemmeno di notte poichè con la ventilazione le inversioni termiche non possono formarsi:
Per peggioramenti marcati e clima più invernale occorrerà aspettare il rallentamento della tensione zonale e un indebolimento delle depressioni atlantiche. Vedremo dopo Natale cosa succederà.
Alessandro Nardi