Fenomeni elettrici (il FULMINE)!

FULMINE

L’elettricità nelle nubi e in particolare nei (Cu) e nei (Cb) temporaleschi è alta: in un Cu di medie dimensioni c’è un campo elettrico dell’ ordine dei 100.000 V. Ad essa si devono i diversi fenomeni elettrici e le scariche dette Fulmini. Sull’origine di questa grande energia si è discusso a lungo: la maggior parte dei studiosi ritiene che derivi dal continuo sfregamento delle numerosissime gocce d’acqua che formano la nubeche, mosse dai venti, si caricherebbero di elettricità. Si svilupperebbero così differenze di potenziale fra nube e nube, o fra nube e suolo. Se la differenza di potenziale sale a 10-100 MV e l’aria che separa questi “poli” elettrici è satura d’acqua come nei temporali, la scintilla può scoccare. Il fulmine non è mai rettilineo ma segue il percorso con minor resistenza al passaggio della corrente. In realtà, ogni fulmine è una rapidissima successione di scariche elettriche di segno opposto che si portano dall’alto e dal basso a intervalli di circa 50 ms: questa situazione dura fino al formarsi di un canale ionizzato lungo il quale si verifica la SCARICA GUIDA, il lampo principale. Il fulmine che si forma tra nubi e suolo è molto visibile, quello tra nube e nube meno: si parla più spesso di LAMPO, anche se la natura e la struttura della scarica elettrica è la stessa. I fulmini sono lunghi in media 3 km, ma arrivano anche a 10 km e oltre, interagendo con le sporgenze del paesaggio: alberi,tralicci, recinzioni, silos o rotaie, perfino la testa di un uomo che sporge dall’acqua può servire da POLO DI SCARICA. In una scarica media l’energia consumata è solo di 20 C, ma l’intensità prodotta oscilla sui 30-100 kA, e l’energia sviluppata arriva a 21.000 MJ. Il TUONO, forte boato che segue il lampo luminoso, è dovuto allo spostamento d’aria causato dalla scarica: essa riscalda istantaneamente l’aria a 15000°C e provoca un’onda d’urto che si propaga a una velocità di 340 m/s. Poiche la luce del fulmine viaggia a 300000 km/s, più il fenomeno è lontano dall’osservatore, più lungo è l’intervallo di tempo fra l’osservatore del lampo a la percezione del tuono. Esistono anche FULMINI GLOBULARI: sono fenomeni molto rari e poco noti; forse hanno cause e sono regolati da fattori diversi da quelli dei fulmini.

-Rossano Del Vigna-