Continua la fase instabile

E’ arrivata la tanto annunciata perturbazione: è ben visibile dalla successiva immagine satellitare che abbiamo parzialmente rielaborato. Fronte freddo che sta impegnando le regioni del basso Tirreno, mentre un fronte occluso interessa le regioni centro-settentrionali. Il motore principale depressionario è a sud dell Gran Bretagna, una depressione secondaria è (al momento in cui scriviamo) sull’alto Tirreno. Sulla fascia adriatica sono presenti dei temporali mentre sulla nostra regione i fenomeni sono stati meno intensi di quello che potevamo supporre. Sono presenti piogge estese ma di debole intensità.

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Poche novità per la prossima settimana. Continuerà la cronica assenza di una figura di alta pressione stabilizzante sul Mediterraneo e questo si tradurrà, per le nostre zone, nella continuazione di questa prolungata fase instabile fino a data da destinarsi. Ciò significa che il tempo rimarrà incerto, specie nelle zone interne e montuose, con giornate che potrebbero partire benino (o perlomeno asciutte) ma che potrebbero vedere dei rovesci o temporali pomeridiani. Sul finire della settimana ci potrebbe essere anche l’amara sorpresa dell’arrivo di correnti più fredde di estrazione artica grazie alla disposizione per meridiani dell’anticiclone delle Azzorre (configurazione quasi mai avvenuta in tutto il recente inverno…) che potrebbe portare un brusco calo delle termiche e altro possibile maltempo. Questa eventualità sembra probabile per l’Europa centrale, per la nostra penisola staremo a vedere. Intanto, come spesso facciamo, vi riassiumiamo la prossima settimana usando il modello ENS su base GFS (i famosi “spaghetti”):

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Alessandro Nardi