Breve tutorial per l’orto

Franco L’Ortolano

Il tempo in questi giorni e clemente almeno nelle ore pomeridiane, approfittiamone dunque per cominciare a lavorare seriamente nell’orto.
Cominciamo a verificare lo stato del terreno, ripuliamolo dalle erbacce e dai residui delle coltivazioni gelate o secche, se il terreno non è gelato cominciamo a lavorare la terra con una buona vangatura, preparando “le praci” per le semine o la messa a dimora delle piantine all’inizio della primavera.
Cominciamo a concimare il terreno intorno agli alberi da frutta e iniziamo con le potature. Per prima cosa controllate che le forbici e gli altri attrezzi siano puliti e ben affilati poi potremo cominciare. Non è possibile dare indicazioni per la potatura di tutte le piante da fiore e da frutto che potete avere nell’orto o in giardino, mi manca lo spazio per descrivere l’enorme varietà di tecniche e di soluzioni e infine io stesso sono un appassionato e non un professionista . Posso darvi però alcune regole di base perché il vostro lavoro possa avere successo: anzitutto potare è immaginare, come un bambino che “vede” la sua spada laser e colpisce e schiva il colpo come se fosse reale, dovete “vedere” la vostra pianta o il vostro albero non come è ma come sarà dopo il vostro intervento. Le “forme” base a cui potrete ispirarvi sono il vaso, la palmetta e le forme libere che tendono a seguire la naturale disposizione della pianta. Prima di cominciare a tagliare, guardate il vostro albero, individuate il legno debole o malato, i rami che si incrociano e pensate a come far entrare tra i rami e le foglie il più possibile di aria e di luce, questo lo renderà più forte e più resistente alle malattie fungine che inizieranno ad aggredirlo non appena le temperature saliranno. Cercate ora di immaginare la forma e la dimensione che intendete dargli e poi cominciate tagliando sempre sopra una nuova gemma. Terminata la potatura dovremo occuparci dei rami tagliati: possiamo farci delle fascine per avviare il fuoco oppure triturarle e usarle nella composta insieme alle foglie all’erba del prato e agli scarti di cucina ( ovviamente non la carne, gli olii, la carta senza inchiostro né plastica).
Per completare l’opera consiglio di fare un trattamento alle drupacee ( pesco, susino, albicocco) con ossicloruro di rame ( il ramato) prima della ripresa vegetativa.

Due potature di piante comuni: La Rosa e l’Ortensia.
Rosai a cespuglio:
Tagliare sopra una gemma rivolta all’esterno per gli ibridi di Tea ( quelli con il fiore singolo)
Asportare tutto il mazzo sopra la prima gemma per i Rosai Floribunda (quelli con i fiori a mazzi)

Ortensie (Hydragea Macropylla) :
Tagliare le vecchie branche (quelle con i laterali e i sub laterali) a 2-3 cm. da terra, si possono eliminare anche alcune branche di 2 anni (hanno i laterali ma non i sub laterali). Lasciate tutti i rami di 1 anno (quelli con la gemma in cima e senza laterali) e tutti i nuovi getti a livello del terreno. Avrete così dei fiori grandi e non tanti rametti con fiori piccoli. Vedi foto.
Saluti a tutti.
Gianfranco Landini

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