02 Apr Arriva una fase primaverile instabile
Fino a Domenica abbiamo visto la faccia stabile della primavera, con giornate sempre uguali, soleggiate e con temperature più consone al mese di maggio che al mese di marzo (parliamo però dei valori massimi). Da oggi (lunedì) si apre una fase ben diversa, con una ritrovata dinamicità sul Mediterraneo che poi alla fine è tipica di questo periodo di transizione. Primavera non significa solo temperature miti, sole, scampagnate, gite nei parchi, ma anche temporali, piogge e variabilità del tempo. Come avevamo già detto, l’alta pressione delle Azzorre si ritirerà in Atlantico e si disporrà pure per meridiani. Una saccatura, da nord, ne approfitterà per inserirsi fra la Francia e la Spagna, attivando sulle nostre regioni correnti in quota da sud ovest, umide e accompagnate da fronti nuvolosi. In pratica ci troveremo sulla parte ascendente delle saccatura, mentre le correnti fredde discendenti interesseranno la penisola iberica. Come possiamo notare dai diagrammi, si nota il ritorno delle precipitazioni sulle nostre zone, anche se non saranno certo eclatanti e dovute per lo più ad instabilità.
Al momento sembra che l’affondo della saccatura sia troppo ad ovest e correnti al suolo troppo da scirocco potrebbero penalizzare, con scarsità di precipitazioni, alcune zone della regione.
Difatti, per martedì le precipitazioni più abbondanti potrebbero riguardare l’alta Toscana mentre sotto la linea Firenze/Livorno potrebbero essere più sporadiche. Già venerdì la saccatura sopra descritta potrebbe evolversi a cut/off o goccia fredda sulla Spagna, isolandosi. Avremo quindi un temporaneo miglioramento dopo qualche giorno più instabile, che potrebbe estendersi anche al Sabato Santo, perlomeno nelle zone orientali, centrali e meridionali della regione.
Per il giorno di Pasqua e successivi, i modelli matematici ci fanno vedere l’arrivo di un’altra saccatura da nord, con traiettoria incerta: al momento sembra deviata dall’alta pressione verso il settore Adriatico/Balcanico (come è successo fin troppe volte in precedenza), ma se dovesse entrare più a ovest (magari dal Rodano) sarebbe maltempo generalizzato. Su questa fase senz’altro ci torneremo sopra, quando le idee saranno ben più chiare.
Alessandro Nardi