21 Gen Arriva la neve sui nostri rilievi?
Finalmente possiamo intravedere movimenti barici interessanti dopo questa lunghissima fase più autunnale che invernale che ha visto l’alternanza di anticicloni (prima parte di dicembre) e depressioni atlantiche dalle caratteristiche miti, umide e piovose. Nel prossimo futuro avremo il ritorno del freddo moderato e della neve sui nostri rilievi, in prospettiva anche a quote relativamente basse. Di tutto rispetto la depressione che verrà a farci visita, dal nord-atlantico e che si approfondirà nei nostri calienti mari fra giovedì e venerdì. Andrà a posizionarsi (venerdi) nei pressi di Corsica e Sardegna, dispensando maltempo su buona parte dello stivale specie nelle regioni centrali, Toscana compresa:
La nostra regione nella giornata di venerdì sarà alle prese molto probabilmente con il fronte occluso e potranno verificarsi, oltre alle piogge in pianura, la neve in montagna, che dalle quote di 1200 m circa nella giornata di giovedì, potrebbe calare fino all’alta collina/bassa montagna (venerdì). Presto ancora per entrare nei dettagli delle quote, ma crediamo che non andremo molto lontani da quelle indicate. Una manna per i nostri monti che fino all’altro giorno hanno visto piogge fino a tutte le quote, anche abbondanti, che hanno messo a dura prova le piste delle stazioni sciistiche di tutto il nostro tratto montano Appenninico.
Queste le cumulate previste fra giovedì e prima parte di venerdì, con la regione presa in pieno dalle precipitazioni:
Per il medio lungo termine ci aspettiamo una situazione mediamente depressionaria per la nostra penisola con correnti moderatamente fredde in arrivo da nord-ovest (in genere aria polare marittima). Non aspettiamoci quindi l’arrivo del gelo (per il momento) ma di una lunga fase dalla caratteristica invernale:
Da notare fra una settimana che l’anticiclone delle Azzorre rimarrà in pieno atlantico senza infastidire troppo la discesa di perturbazioni fino al Mediterraneo centrale (canale depressionario) e un vasto anticiclone Russo/Scandinavo che farà in modo di bloccare le perturbazioni nel loro moto verso est e in qualche modo di veicolarle verso sud-est. Sul bordo meridionale di questa cella altopressoria scorrerà aria fredda di tipo continentale (il vero “freddo” ) che per il momento non dovrebbe interessare le nostre zone.
Alessandro Nardi