Ancora instabilità

Statisticamente è il periodo più stabile dell’anno per le nostre zone (e non solo) invece questa ultima decade di luglio fa parlare di se per le temperature basse, l’instabilità e la forte ventilazione. Nessuna figura barica altopressoria vuole prendere possesso dello stivale. L’anticiclone delle Azzorre sonnecchia in pieno Oceano Atlantico e quello “africano” riesce appena ad influenzare il nostro estremo meridione. La saccatura europea, alimentata da aria artica, ne ha approfittato per inviare correnti fresche verso la penisola: chi ha deciso di passare le ferie proprio in questi giorni sulle Alpi ha trovato temperature molto fredde per la stagione e addirittura la neve in alta quota (sopra i 2500m). Per il momento non si vede uno spiraglio di miglioramento, anche nei prossimi giorni il copione sarà lo stesso, anzi, mercoledì potremo avere una recrudescenza della instabilità, con dei rovesci o temporali che si muoveranno da ovest verso est che coinvolgeranno la nostra regione. La saccatura perderà contatto con la circolazione generale ma evolverà a goccia fredda e sarà una mina vagante durante questa settimana.

Alessandro Nardi