22 Lug Altre insidie nel prossimo week end?
Quello che sta giungendo piuttosto velocemente all’epilogo passerà alla storia recente meteo come uno dei più instabili degli ultimi anni. Di solito il mese di luglio è uno dei più secchi e baricamente più statici di tutto l’anno ma stavolta la natura ha voluto veramente sorprenderci a colpi di depressioni in arrivo dall’atlantico che provocano temporali, instabilità e temperature gradevoli e talvolta sotto le medie stagionali. Se guardiamo gli accumuli pluviometrici di molte località Toscana possiamo vedere che in molti casi viaggiano nettamente sopra le medie di riferimento. L’estare non ne vuole sapere di decollare: fino a qualche ora fa credevamo che dopo questa fase depressionaria la pressione potesse tornare in ripresa garantendo tempo buono su molte zone ma guardando i modelli matematici a lunga gittata possiamo notare che di stabilità netta nei prossimi giorni ne vedremo ben poca. Guardiamo quello che potrebbe accadere sabato sera:
I centri altopressiori più importanti sono ben lontani dallo stivale. Il promontorio africano che talvolta porta ondate di caldo notevoli a mala pena riesce a lambire le estreme regioni meridionali, l’anticiclone delle Azzorre è il grande assente ormai da settimane (salvo brevi comparse) e se ne sta in Oceano (nella grafica ad ovest delle Isole Britanniche). Un altro centro di alta pressione è fra la Scandinavia e Russia Europea. Sull’Europa centrale e parte dell’Italia agisce una goccia fredda (area di bassa pressione in quota) che di sicuro non porta stabilità ma tempo capriccioso. La figura di bassa “chiusa” anche in quota probabilmente verrà rialimentata dal flusso atlantico principale e una saccatura nelle successive giornate si protenderà ancora più a sud est interessando buona parte della nostra penisola:
Purtroppo per gli amanti dell’estate vera i periodi sono duri perchè questa situazione con tempo certamente inaffidabile potrebbe durare anche nella prima parte della prossima settimana (prendetela come linea di tendenza non certo come previsione). Nelle località di mare tutto sommato potrebbe andare meglio ma le zone interne e montuose potrebbero risultare le più penalizzate da questo tipo di circolazione certamente non usuale per il periodo. Nei prossimi articoli vedremo di confermare o smentire questa nefasta previsione.
Alessandro Nardi