21 Gen Inverno di nuovo in stand by.
Buongiorno a tutti e buona domenica.
Risveglio piuttosto rigido sulla nostra regione specie sulle zone più riparate dal vento di grecale dove i valori si sono portati anche sotto lo zero. Niente di eclatante ovviamente. Temperature comunque che rientrano perfettamente nella casistica di gennaio. Il calo termico è stato evidente soprattutto perché venivamo da una fase particolarmente miti con alcuni record di caldo abbattuti nella giornata di venerdì scorso.
Il responso della modellista è però piuttosto impietoso: dopo questa brevissima fase dai connotati tipicamente invernali, l’alta pressione subtropicale si estenderà nuovamente sulla nostra penisola, lasciando passare, fra lunedì e la prima parte di martedì, in fronte atlantico piuttosto scalcinato (reso praticamente innocuo dall’alta pressione) con aumento delle nubi e qualche debole pioggia (e fiocco di neve in alta quota).
Passato questo modesto disturbo l’alta pressione subirà un netto rinforzo sull’area Mediterranea con arrivo di aria mite che sarà più evidente sui rilievi (basta vedere il grafico e notare l’anomalia positiva di diversi gradi come fosse praticamente la fine di maggio).
Da notare che questa evoluzione è stata inquadrata da tutti i modelli matematici fin dai tempi di Noè (perdonate la battuta!!!!) questo ad indicare che queste evoluzioni di alta pressione spesso dono predicibili anche a lunga distanza previsionale.
Per oggi (domenica): sereno o poco nuvoloso con passaggio di velature o stratificazioni nuvolose al pomeriggio e prima parte della sera. Grecale in attenuazione. Temperature massime in aumento ma ancora sotto i 10 gradi nelle zone più interne.
LUNEDI’: inizialmente sereno con estese gelate nelle pianure con valori sotto zero diffusi, anche di molti gradi nelle conche Appenniniche (probabilmente la mattinata più fredda di tutto gennaio). Aumentano le nubi da ovest nel pomeriggio. Qualche debole precipitazione in serata a partire dalle zone nord occidentali. Temperature massime senza grosse variazioni.
Alessandro Nardi