29 Feb Tempo dinamico in questo inizio marzo.
Buongiorno a tutti.
Oggi siamo a 29 febbraio e si chiude, per convenzione, l’inverno meteorologico iniziato ben tre mesi fa con il 1 dicembre. Un inverno che possiamo definire, in modo informale, un NON inverno, termicamente e, anche dal punto di vista pluviometrico, molto sotto tono e spesso dominato da alte pressioni di tutte le razze. Un NON inverno che poche volte si registra, almeno in queste proporzioni, non solo in Italia ma anche in buona parte di Europa. Bisogna tornare forse al 2006/2007 o addirittura nel lontano 1988/1989 e successivo inverno. Poi fra qualche gg usciranno i dati definitivi di questi tre mesi e commenteremmo quelli.
I primi giorni di marzo, invece, dovrebbero essere molto più dinamici. Dopo la breve fase anticiclonica che sta terminando proprio in queste ore, il flusso atlantico si abbasserà nuovamente di latitudine investendo in questo fine settimana anche le nostre regioni centro settentrionali, con correnti, al momento, prettamente zonali con scarse ondulazioni. Scorreranno fronti perturbati con peggioramenti moderati, con piogge in pianura e nevicate, stavolta, solo a quote molto elevate (avremo un afflusso di aria prevalentemente mite).
Un più deciso peggioramento potrebbe essere realtà fra lunedì e martedì quando sarà supportato anche da un minimo di pressione al suolo di un certo rilievo. In questo caso le precipitazioni sulla nostra regione potrebbero essere anche più abbondanti, con ritorno delle nevicate anche a quote più interessanti per l’arrivo di aria più fredda (fra lunedì sera e martedì).
Per oggi: aumento della nuvolosità a partire da ovest, dapprima di tipo stratificato e poi più compatta in serata specie nelle aree nord occidentali quanto potrebbero farsi vive le prime precipitazioni. Ventilazione assente al mattino, meridionale dal pomeriggio.
Domenica: nuvoloso molto nuvoloso con piogge deboli / moderate specie sulla fascia centrale e settentrionale della regione. Nevicate solo a quote molto elevate (probabilmente assenti sul tratto Tosco Romagnolo dove i rilievi sono più bassi). Ventilazione da libeccio. Temperature in netto aumento nei valori minimi, massime senza grosse variazioni.
Alessandro Nardi