18 Ago Sul crinale Patrimonio dell’umanità
E’ di poco più di un mese fa la notizia che la Riserva Naturale Integrale di Sasso Fratino è entrata a far parte del Patrimonio dell’umanità.
Qui vi propongo alcune immagini di un giro a piedi fatto ieri sul crinale della zona, sull’unico sentiero che è possibile percorrere, perché ricordiamo che in tutta la Riserva Integrale non si può entrare. Il sentiero è il CAI GEA 00, GEA sta per “Grande Escursione Appenninica”.
Si può accedere a questo sentiero partendo dal Passo della Calla, oppure dalla parte opposta dalle zone di Camaldoli (Battilocchio, Eremo e Prato alla Penna).
Le immagini sono state fatte dal sentiero GEA 00 che dal Passo della Calla (1296 m) arriva al Poggio Scali (1520 m), punto più alto della zona. Da notare che il caldo e la siccità stanno facendo soffrire anche i faggi che si trovano qui a 1400-1500 m di quota, molte foglie sono prematuramente cadute.
Il sentiero si sviluppa sul crinale che divide la nostra provincia di Arezzo dalla Romagna e segue per un lungo tratto da un lato (romagnolo) il confine della Riserva naturale integrale di Sasso Fratino (Patrimonio dell’umanità) e dall’altro lato (casentinese) il confine della Riserva naturale integrale La Pietra.
Circa 9 km di percorso tra andata e ritorno, con circa 300 m di dislivello complessivo in salita.
Ecco alcune immagini della splendida foresta lungo il percorso. Interessante notare che a camminare c’erano persone venute pure da molto lontano, anche dall’estero. Il recente inserimento a Patrimonio Unesco sicuramente aiuterà a far conoscere questo “angolo di Paradiso” e tutto il Parco Nazionale.
Arrivo sulla vetta del Poggio Scali (1520 m), non si può accedere da qui ma da più a destra.
Verso il Passo della Calla (1296 m) e le montagne del Falco (1658 m) – Falterona (1654 m).
Potete trovare altri reportage sul Poggio Scali e zone limitrofe in articoli fatti tempo fa dai nostri amici camminatori Carlo e Gianfranco, cliccando qui e qui.
Simone Paolucci