30 Nov L’orto d’inverno
L’AGLIO E L’AGLIONE
E’ tempo di seminare l’aglio (chi vuole un buon agliaio, lo semini a Gennaio, ma chi se ne intende lo semina a Dicembre) così dice il proverbio.
Io mi regolo così: in questo periodo qualsiasi buona giornata con luna calante e terra non troppo bagnata, è buona per piantare l’aglio. Questa pianta dalle tante virtù non gradisce l’acqua e non va annaffiata a meno che vi sia un periodo di siccità in Giugno-Luglio, quindi piantatela non molto profonda con la punta dello spicchio quasi in superficie e in filari distanti ca. 20 cm.
Esistono vari tipi di aglio (Allium sativium) : Il più usato da noi è quello bianco, ma viene usato anche l’aglio rosso (Rosso di Sulmona o Rosa napoletano) tutti con caratteristiche simili. Ma c’è una razza particolare di aglio che si coltiva dalle nostre parti ed ha proprietà del tutto particolari: L’Aglione della Valdichiana, un aglio gigante che può raggiungere anche gli 800 grammi. Pianta ormai rara e quasi in via d’estinzione, per il costo e la scarsa resa rispetto ad aglio di altri tipi. Se si guarda la comparazione tra normale aglio e Aglione si capisce che la quantità di spicchi da ripiantare è molto inferiore e il costo può triplicare.
Perché allora coltivare l’Aglione? Le sue qualità, oltre a quelle dell’aglio comune, sono un gusto leggermente piccante, un odore caldo e pungente e un effetto stimolante ….. Inoltre non lascia l’alito pesante dell’aglio perché non contiene l’alliina e i suoi derivati, così potrete baciare il vostro innamorato pur avendo gustato un piatto di fantastici “Pici all’Aglione”!
Usando quello che rimane disponibile nell’orto potrete seminare fave e piselli in piccole buche a filare, mettendo 3-5 semi in ogni buca e ricoprendo di terra che non toccherete fino a Febbraio.
Si possono seminare ancora spinaci e piantare insalate invernali coprendo con teli di “tessuto-non tessuto”. Si raccolgono cavoli, cardi, bietola, spinaci, insalate e finocchi.
Raccogliete foglie e scarti dell’orto, puliteli e controllate che non siano fradici o malati e aggiungete tutto alla composta. Rimettete in serra limoni e aranci, se ne avete. Ripulite gli attrezzi dell’orto e riponeteli all’asciutto.
Non lavorate la terra se è fradicia d’acqua o gelata ma aspettate che sia asciutta prima di vangare. Se avete ancora terra a disposizione senza culture vangatela in profondità e lasciatela al gelo di Dicembre e Gennaio in zolle grosse: a Marzo quando deciderete di lavorarla sarà perfetta per ogni semina.
La ricetta della Lia: Pici all’Aglione
Contrariamente a quanto si pensa i pici all’aglione sono un piatto molto delicato, infatti tutto deve essere cotto molto lentamente e non soffritto a fuoco alto.
Per prima cosa mettere a cuocere 4 o 5 spicchi di aglione (l’equivalente di un grosso capo di aglio) a pezzetti in olio extra vergine e farlo andare pianissimo aggiungendo un peperoncino fresco tritato, ½ bicchiere di vino bianco e poi via via un po’ di acqua calda, senza far mai prendere colore. Ci vogliono venti minuti o più, fino a che l’aglione non diventa morbido e si può schiacciare con una forchetta fino a farlo diventare una crema. A questo punto si aggiunge il pomodoro: pelati o pomodori freschi sbollentati e tagliati a pezzettini e si continua a cuocere piano piano finchè tutti i sapori si amalgamano. Se usate i pomodori freschi è bene aggiungere una puntina di zucchero per togliere l’acidità. Quasi alla fine ci sta bene anche un cucchiaio di aceto bianco, che evaporando darà un profumo incredibile alla salsa.
A questo punto non resta che scolare i pici e passarli nel sugo un attimo. Buon appetito!
Franco l’Ortolano