04 Feb Perturbazioni in serie…..
Quando la Natura si ostina a proseguire la solita strada, ben difficilmente in tempi brevi si cambia configurazione (persistenza). La circolazione generale sembra aver trovato un proprio equilibrio e ormai da settimane stiamo assistendo alle quasi medesime configurazioni molto penalizzanti per il tempo della nostra penisola. Ai posteri questo sarà ricordato come l’inverno delle troppe precipitazioni e della troppa neve sulle Alpi, oltre che dal fatto che non si sono avute fino ad oggi, avvezioni fredde di un certo rilievo. Emblematica l’immagine a scala emisferica della circolazione che caratterizzerà il prossimo futuro:
Circolazione zonale (ovest-est) sul nostro comparto, vortice polare canadese particolarmente attivo che pompa aria fredda verso l’Atlantico, in contrasto con l’aria più mite che si trova più a sud. Divario termico e barico accentuato, accelerazione del getto in Atlantico e formazione di depressioni e perturbazioni a go-go che si muovono rapidamente verso est. Rimonte anticicloniche verso nord quasi impossibili e scambi meridiani annullati. Nulla la protezione dell’anticiclone delle Azzorre che se ne sta nella sua sede senza interessarci minimamente. In questa situazione purtroppo c’è la strada spianata per le perturbazioni Atlantiche che trasportano aria non certamente fredda. Zone occidentali esposte a frequenti e anche intense piogge, Alpi (specie quelle orientali) che fanno il pieno di neve come non mai. Appennini che soffrono la mitezza delle correnti con neve sempre o quasi relegata alle quote medie. Il sole e le giornate serene saranno una chimera nei prossimi giorni e intanto ci apprestiamo a subire l’intevento di altre due perturbazioni. La prima per Mercoledì, già evidente ad ovest del continente:
che presumibilmente darà queste precipitazioni:
pausa nella giornata di giovedì, ma sarà solo una breve parentesi interciclonica. Infatti per venerdì/venerdì sera è attesa di gran carriera un altra perturbazione, preceduta da correnti meridionali più miti. Atteso un altro carico di pioggia, più intensa sulle solite zone dell’alta Toscana e a seguire su tutto il resto della regione:
Neve in Appennino solo a quote medie con le solite oscillazioni a seconda che arrivi aria un po’ più mite (fase prefrontale) o arrivi un po’ di aria più fresca (fase post-frontale). Sulle Alpi si aggiungerà altra neve a quella già copiosa che ricopre la nostra catena a partire dai 1000 metri.
Alessandro Nardi