28 Gen Il mite scirocco scaccerà il “freddo”
Nemmeno il tempo di assaporare qualche giornata un po’ frizzante con il ritorno della neve (neanche troppo abbondante) anche a quote di pianura (vedi stamani le coste romagnole imbiancate) che subito questo freddo moderato batterà in ritirata per l’incalzare delle correnti meridionali sospinte da un vortice di bassa pressione che dall’Atlantico getterà un suo avamposto nei pressi dei mari occidentali (Golfo del Leone). In un primo momento queste correnti miti, attivate dalla depressione in arrivo, scorreranno sull’aria fredda precedentemente affluita e provocheranno nevicate da addolcimento sulle zone di pianura del Nord-Ovest, Emilia e forse temporaneamente su qualche valle stretta incassata della nostra regione (in primis Lunigiana, Garfagnana, forse qualche fiocco su Alto Mugello e Alto Casentino, sempre se le precipitazioni arriveranno in mattinata). La quota neve guadagnerà altitudine verso il pomeriggio e sera di mercoledì, rimanendo in media montagna sui settori Tosco-Romagnoli dell’appennino e un po’ più in basso su quelli Tosco-emiliani. Pochi dubbi per il diagramma termico a 850 hpa del modello ENS-GFS riferito alla provincia di Arezzo:
Fra giovedì sera e venerdi la quota neve sarà così alta che non interesserà nemmeno le cime di alcuni tratti dell’Appennino. La situazione rimarrà presumibilmente depressionaria anche nel week end anche se ci sarà la tendenza ad un nuovo parziale raffeddamento (niente di che…) che potrebbe riportare le termiche in quota entro valori più normali.
Le precipitazioni mercoledì dovrebbero iniziare a partire dalla tarda mattinata estendendosi entro sera su tutta la regione:
Da notare le nevicate fino in Pianura, come detto precedentemente, su tutto il Piemonte, parte della Lombardia e Emilia occidentale, ultimi baluardi del “cuscino freddo Padano”. Infatti lo scirocco tende a scaldare la colonna d’aria partendo dalle coste adriatiche ed espandendosi verso ovest.
Alessandro Nardi