18 Set Era glaciale?
Circola sempre più incessantemente questa frase: era glaciale oppure no?
Nel mondo della meteo ci sono due tifoserie, come fosse Juve e Milan, chi crede che sia imminente e chi crede che non ci sarà niente di anormale.
Io dalla mia esperienza mi fermo a studiare l’Astronomia, come faccio da molti anni, senza curarmi di collegare il sole al meteo. Vedremo però in fondo come le due materie sono “sorelle gemelle”.
Un piccolo appunto lo voglio fare, sia per chi ci capisce poco sia per chi punta il dito a entrambe le teorie. Freddo in arrivo o freddo in non arrivo paragono le due tifoserie “stupidi”.
Ci sono molti motivi per dare dello stupido a molta gente che si “ingarella” nei siti “poco autorevoli” e sui social network più diffusi. Primo, non serve cercare grafici e controllare per 2 secondi l’andamento solare e gridare ad una nuova era glaciale, secondo, non serve guardare i dati delle stazioni e decifrare in locale le ultimi estati o altro ancora.
Vediamo se mi riesce favi ragionare in modo concreto, senza che nessuno posti articoli, per fare vedere che ha ragione o altri che danno per certo, con altri articoli, l’arrivo del freddo.
Mettiamo da parte per un momento il clima terrestre e tutto quello che riguarda il meteo.
Il sole, come saprete ha dei cicli di 11 anni. In questi anni ha un suo massimo e un suo minimo. Gli studi per ora affermano che il Sole si è formato circa 4,7 miliardi di anni fa.
Il Sole è una stella di grandezza medio-piccola, di tipo spettrale G2, infatti la sua temperatura superficiale raggiunge “appena” i 6000 gradi Celius circa, con una composizione chimica del 74% di idrogeno, 24% di elio e il 2% di elementi pesanti presenti nel nucleo.
Voglio precisare o curare un piccolo errore detto da “Chinaski”. Ossia che la durata del passaggio da una gigante rossa a una nana bianca varia da circa 80 miliardi di anni a circa 1 bilione di anni, neanche l’evoluzione da gigante rossa a nana bianca è ancora avvenuto dato che l’universo ha “solo” 13,7 miliardi di anni.
Detto questo in parole frettolose, cosa volete che sappiamo della nostra stella?? POCO MOLTO POCO. Tornando invece ai cicli, qualche cosa in più lo sappiamo. Ricordatevi che alcuni diagrammi dell’osservazione delle macchie sono stati inseriti con l’osservazioni di Galileo!!!!!!! Galileo osservava il sole senza filtri, con un telescopio che faceva pena dalla qualità pessima ed era pure mezzo rincitrullito nelle sue ultime osservazioni, prima di diventare cieco. Tanto di cappello a Galileo, ma secondo voi, gli sarà saltata qualche conta di macchie?
Giusto, le macchie cosa sono?
Principalmente sono zone “fredde” che si formano nella fotosfera. Sotto le mie foto eseguite da Arezzo, con classificazione:
Le macchie si associano all’attività solare, piu macchie ci sono più abbiamo una buona attività solare, meno macchie ci sono,meno attività solare. Un dato importante che riguarda le macchie è quello del forte campo magnetico, fino a qualche migliaio di gauss. I campi magnetici delle macchie di testa e delle macchie di coda hanno sempre polarità magnetica opposta, anche se nelle ultime macchie di questi giorni cè qualche cosa che non va.
Torniamo ai cicli. 11 anni come avevamo detto intervallati da una forte attività e una minore. Cosa è successo in questi ultimi anni?
La risposta è semplice, dopo anni di osservazioni più “veritiere”abbiamo visto che il sole non stà poi cosi bene. Sta avendo un minimo accentuato, o meglio non riesce ad avere una buona attività come gli ultimi massimi solari. Eravamo abituati a osservare negli ultimi cicli, una buona corrispondenza di macchie e altro per farci notare che il sole era al massimo. Sotto i grafici che evidenziano gli ultimi cicli solari. Concentratevi su gli ultimi decenni.
Oggi? Il grafico che si andrà a formare sara eloquente. Avremo un ciclo 24 con una curvatura assai bassa e un ciclo 25 che a detta di molti scienziati sarà praticamente nullo.
Dopo questa piccola parentesi di astronomia mi domando io, come sia possibile che in un modo o nell’altro il clima cambierà. La matematica non è un opinione, quindi, si andrà di certo ad un raffreddamento repentino se la nostra stella farà le “bizze”. Voglio precisare che per il Sole tutto questo andamento è normale, non sta ne male, ne finirà il suo combustibile. Ci sono stati moltissime volte le stesse situazioni che per molti ci prestiamo a vivere. Se ritornate infatti al grafico vedrete che ai tempi di Galileo e non solo c’è già stato un imponente minimo. In genere si catalogano con dei nomi illustri come Minimo di maunder e minimo di dalton. Questo che nome avrà? Eddy.
Secondo le teorie del prof. Hartway della NASA, e se è questo tutto quanto può esprimere il massimo del ciclo 24, figuriamoci quando inizierà la fase discendente di minimo. Ricordo infatti che questo anno è in atto “dovrebbe esserci”il massimo solare.
Ma cosa successe nel minimo di Maunder? Il Minimo di Maunder fu un periodo storico a cavallo del 1600 e del 1700 di 70 anni senza macchie solari o poche macchie che portò alle più gravi carestie subite dall’Europa dai tempi del Medio Evo e delle invasioni barbariche, causate peraltro anche queste da un altro periodo di forte raffreddamento climatico dell’Emisfero Boreale che portò molte popolazioni nordiche a migrare verso terre a più bassa latitudine alla ricerca della sopravvivenza.
Nel 1693 la carestia determinata dalla mancata maturazione delle coltivazioni portò a centinaia di migliaia di morti per fame e stenti in Europa.
Prima di arrivare a tutto questo ovviamente la strada è molto lunga. Non si tratta di vedere il film day after o altri film catastrofici, che in 2 secondi si passa dal caldo al freddo. Occorrono anni. Ma di certo, arriviamo al meteo, ci saranno cambiamenti come accennato sopra. Ricordo che la Terra ha un’atmosfera che trattiene il calore. Prima che tutto il calore, prodotto dagli ultimi massimi solari accentuati e dall’effetto serra da noi prodotto, si raffreddi, occorrerà del tempo. Quanto? Diciamo un futuro semplice, ma non un futuro anteriore. Se fossimo sulla Luna sapremo già a cosa andremo incontro. Peccato che non ci sia una stazione meteo sul nostro satellite. Luna, priva di atmosfera. Se dalla parte illuminata invece che +150 gradi negli ultimi anni si fosse registrato un +147 capiremo un po’ più.
Vediamo però se effettivamente ci siamo accorti di un minimo cambiamento, è già un bel po’ di anni che il Sole ha una bassa attività.
In locale cosa abbiamo registrato? A mente fredda e senza dati posso ipotizzare che anche nel nostro piccolo un cambiamento c’è stato .Il Lago Trasimeno era da anni che non ghiacciava, ecco che invece è risuccesso.
Sotto una foto che feci al Lago Trasimeno, meta di tutti noi aretini.
Sotto immagini di Arezzo che dimostrano che perlomeno siamo tornati ai vecchi tempi.
Per poi ricordare quasi 1 m al Palazzo del Pero, le numerose nevicate a Poti (era da anni che non ci rinevicava tante volte), il blocco totale del Casentino per giorni, con la strada principale chiusa. Paesi isolati come in valtiberina e molto altro che forse vi ricordate meglio di me.
In europa?? Ecco è qui che dobbiamo dare un maggiore sguardo. Un po’ di link per ricordare:
http://www.meteogiornale.it/notizia/23163-1-l-inverno-non-lascia-il-nord-europa
http://meteolive.leonardo.it/news/**Video**/72/In-Russia-inverno-crudissimo-88-morti-/39899/
E un bell’articolo che salvai da leggere. Leggete con cura.
http://www.meteogiuliacci.it/articoli/inverni-piu-freddi-negli–ultimi-10-anni-perche-seconda-parte.html
Chiudo questa piccola parentesi e vi prometto che cercherò di aggiornarvi sulla situazione della nostra stella. Nulla esclude di avere nei prossimi anni delle ondate maggiori di freddo e delle estati fresche. Ricordo che anche se siete amanti del freddo il nostro amico sub tropicale ci farà visita ancora per molto tempo, magari sfornando dei record, facendo si che chi capisce poco gridi VISTO CHE NON SI VA VERSO L’ERA GLACIALE. Ancora, dicendo, che ci può stare che non nevica ad Arezzo per 2 anni, ma non per questo, se l’attività solare sarà sempre bassa, si possa gridare che non si va verso il freddo.
Insomma la strada è lunga, chi vivrà vedrà. A oggi non si può confermare niente, avendo solo pochi riscontri e poche conoscenze sulla relazione clima-sole. Troppo poco è stato osservato e studiato. In astronomia 100 anni o 200 sono niente in confronto a quello che dovremo sapere.
Buon lavoro alle menti sapienti che ci studiano giorno per giorno.
Lorenzo Sestini