06 Mag Prima parte della settimana ancora instabile
Quando abbiamo a che fare con un periodo di tempo instabile le previsioni diventano davvero complesse e con margine di errore più elevato. Spesso il meterologo rimane sul vago proprio perchè è ben difficile inquadrare bene un evoluzione attendibile, indovinare la tempistica e la distribuzione dei rovesci o dei temporali. Nessun modello matematico, anche quelli con griglia molto ristretta e ad alta risoluzione ci può dire con esattezza l’esatta localizzazione di un rovescio. Sarà anche il caso dei prossimi due/tre giorni. L’area di bassa pressione, con annessa aria fresca in quota determinerà un tipo di tempo, anche sulla nostra regione, inaffidabile e incerto, con possibili acquazzoni o rovesci pomeridiani specie nelle aree interne e a ridosso dei rilievi appenninici. La più bassa probabilità di precipitazioni, come spesso accade in questo periodo, sarà la mattino,mentre al pomeriggio l’insolazione diurna darà il carburante necessario alla formazione delle nubi convettive che spesso sono associate alle piogge con carattere di rovescio.
Ecco la situazione barica per domani, con la goccia fredda in quota in fase di lento colmamento e spostamento verso sud:
ecco la localizzazione presunta dei rovesci e le zone con tempo instabile:
Da mercoledì la situazione dovrebbe migliorare: l’ulteriore spostamento verso sud-est della area depressa verso sud est dovrebbe favorire l’ingresso di un’onda anticiclonica verso la nostra regione, con parziale ristabilimento della situazione con tempo discretamente soleggiato (a parte gli annuvolamenti pomeridiani) e scarse probabilità di piogge. Situazione abbastanza stabile anche giovedì con temperature massime in ripresa. Ma come possiamo vedere, buttando lo sguardo verso le Isole Britanniche, un nuovo impulso perturbato è pronto ad entrare sulle nostre zone a partire da venerdì, stavolta accompagnato anche da una vera a propria perturbazione. Questa manovrà riporterà un guasto del tempo i cui effetti andremo ad analizzare nei prossimi interventi.
Alessandro Nardi