Freddo in intensificazione

Nei precendenti articoli abbiamo parlato di una fase depressionaria dai connotati invernali con un certo ribasso termico. La previsione è stata rispettata, per ora, in pieno. Nei prossimi giorni l’aria fredda farà scendere ancora i termometri ma non si tratterà di una ondata di gelo: per gelo noi intendiamo una fase ove anche nelle località di pianura le temperature massime non riescono a superare gli zero gradi, almeno in una vasta porzione di territorio presa in esame. Pensiamo che non sia assolutamente questo il caso anche se la neve potrà toccare anche le zone di pianura. Quella in arrivo, visibile anche da sat, è aria artico marittima che nel passaggio nel nord-atlantico tende sempre a stemperarsi, almeno nei bassistrati e oltre a questo, a caricarsi di umidità ed a instabilizzarsi. Perciò il ribasso termico è più avvertibile in quelle località dove ci saranno le precipitazioni. Ecco una instantanea satellitare di poco fa, con un fronte freddo appena passato (dalla nostra regione) ed altri impulsi in arrivo dalla valle del Rodano (linea violetta):

Al momento è presente della instabilità dovuta all’aria fredda giunta in quota (post-frontale). Un minimo depressionario si formerà nell’alto Tirreno che recarà un peggioramento del tempo fra stasera e la prima parte di giovedì, con rovesci e nevicate anche a quote basse (forse anche 200-300 m nelle aree interne orientali):

 

giovedì pomeriggio e meglio ancora nella successiva giornata avremo lo spostamento di tutte le figure bariche verso sud est e a questo punto le nevicate a bassa quota e il maltempo si sposterà al meridione e sui settori adriatici. Farà ancora più freddo per l’arrivo di correnti nord-orientali:

 

sul tratto appenninico specie sul versante adriatico insisteranno le nevicate anche a quote prossime la pianura. Non escludiamo qualche sconfinamento nelle aree esposte a queste correnti nei prossimi giorni (Casentino, Valtiberina, Alto Mugello).

Alessandro Nardi