23 Ago Impariamo a riconoscere le NUVOLE! (parte 1°)
Nube densa e “pesante” a elevata estensione verticale, con la forma di una montagna o di enormi torri.
Almeno una parte della sua porzione superiore è generalmente liscia, fibrosa o striata, e quasi sempre appiattita; questa parte spesso si distende assumendo la forma di un’ incudine o di un enorme pennacchio.
Sotto la base della nuvola, di solito molto scura, frequentemente sono presenti nubi basse e frastagliate (pannus), precipitazioni e talvolta solo virga.
QUOTA DELLA BASE
Da 3000 a 4000 metri,mediamente 800-1500 m. La base tende ad abbassarsi con il progredire della virga e delle precipitazioni,per poi alzarsi con l’esaurirsi dei fenomeni.
SPESSORE
Va da 3000 a 15000 metri a seconda delle stagioni e della latitudine (i cumulonembi più alti si trovano in corrispondenza dell’ equatore). In Italia lo spessoree varia mediamente da 6000 a 12000 m.
COSTITUZIONE FISICA
Goccioline allo stato liquido nelle parti basse della nube; goccioline più o meno sopraffuse miste a cristalli di ghiaccio nelle parti medie,in prevalenza cristalli di ghiaccio nel settore superiore della nubee.
PRECIPITAZIONI
Quasi sempre presenti.
CARATTERISTICHE DISTINTIVE
Quando un Cumulonembo ricopre gran parte del cielo, può facilmente essere confuso con un Nimbostratus, in particolare quando il riconoscimento è basato solamente sull’aspetto della superficie inferiore della nuvola. In tal caso se la precipitazione che si verifica è in forma di rovescio, o è accompagnata da fulmini, lampi, tuoni o grandine, la nube per convezione è un Cumulonimbus. Alcuni Cumulonembi possono essere del tutto simili a Cumulus congestus. La nube sarà classificata come Cumulonimbus non appena almeno una parte della sommità avrà preso la chiara definizione dei suoi contorni o presenterà una struttura fibrosa o striata. Se non è possibile decidere sulla base di questi criteri, una nube sarà definita per convezione Cumulonimbus se accompagnata da fulmini, lampi, tuoni o grandine.
COME SI FORMA
Sollevamento di grandi masse d’aria per imponenti moti convettivi. Quasi sempre i Cumulonembi derivano dalla diretta evoluzione di Cumoli congesti (Cb cumulogenitus e Cb cumulomutatus). Queste nubi, dopo un breve stadio a Cumulo congesto, possono anche svilupparsi da Altocumuli castellani (Cb altocumulogenitus dalla base insolitamente alta), meno frequentemente da Stratocumuli castellani (Cbstratocumulogenitus) e, in seguito a fenomeni di destabilizzazione dell’aria, da parti di Altostrati e Nembostrati (Cb altostratogenitus e Cb nimbostratogenitus).
INDICAZIONI METEOROLOGICHE
Nube caratteristica dei temporali e delle perturbazioni a carattere freddo (fronte freddo e fronte occluso).
ULTERIORI NOTE
Il Cumulonembo è l’unica nuvola in grdo di produrre fenomeni temporaleschi. Tuttavia non è detto che ogni singolo Cumulonembo origini un temporale. In alcuni casi queste nubi si formano e si dissipano senza produrre una goccia di pioggia o un tuono. – Fine –
Tra non molto la 2° PARTE
– Rossano Del Vigna-