23 Set Diga: là dove era l’acqua!
Lorenzo Sestini, Carlo Palazzini, Simone Paolucci, Francesca Benigni, Gianfranco Landini e altri amici al seguito che non sto a nominare presentano:
spettacolare gita ritrovo tra noi addetti ai lavori di ArezzoMeteo.com al Lago-Diga di Montedoglio.
In questo articolo parliamo quindi della famosa Diga del Montedoglio, finita di costruire nel 1993. Mettiamo il link doveroso del sito della diga clicca qui
Vediamo con l’aiuto dell’aggeggio di Carlo Palazzini “GPS” cosa siamo riusciti a fare a piedi.
Qui la vista dall’alto con le informazioni sul percorso che abbiamo fatto. Cliccate sull’immagine per ingrandirla e avere un’ottima visuale! Da notare che a invaso pieno al massimo, nella zona del Fosso della Bisolla, l’acqua supera la superstrada (E45) che si vede a destra!
Ma quanto è calato il livello dell’acqua?? Da quello che sappiamo, il livello massimo dell’acqua è a quota 394.60 metri. Sulle cartine aggiornate fino a pochi anni fa, il perimetro del lago è relativo a invaso pieno, ovvero fino alla quota 394.60 metri. Adesso invece, diminuendo l’altezza dell’acqua, sono riemerse molte terre. Tenete presente che nella mappa qui sopra l’acqua non è a invaso colmo, ossia a invaso pieno c’è ancora più acqua e come vedete abbiamo camminato a piedi in punti interni del lago dove prima c’era l’acqua!
Ecco il livello dell’acqua a quanto era il pomeriggio del 18 settembre, quando noi abbiamo fatto queste foto: ci viene incontro l’idrometro di una stazione meteo. Il livello era a 375.92 metri.
Il livello era quasi 19 metri meno rispetto al massimo! Notevole quindi le distese di terreno riemerse.
Questo perchè a fine dicembre si ebbe il crollo del muro e poi perchè c’è stata la siccità. Chiaramente, fino a che il muro non sarà ricostruito (ammesso che venga ricostruito….) il livello del lago non tornerà al massimo: anche in inverno e in periodi molto piovosi, il livello resterà diversi metri sotto al massimo.
Bellissima Panoramica dove descrive lo stato dell’invaso.
Ecco come si presentava il Tevere: ridotto a un misero rigagnolo!! Simone (nella foto) tra una sponda e l’altra.
Dobbiamo dire che il cammino in alcuni tratti è stato difficile per i punti melmosi ancora rimasti. L’acqua continua a scendere.
Qui in questa foto si vede bene dove era il livello prima del crollo di una parte del muro laterale.
Qui invece il crollo che ci fu.
Foto della diga vista dall’alto: la linea rossa identifica dove era l’acqua.
Guardate inoltre la siccità cosa sta causando dove c’era l’acqua, spacchi enormi! Il braccio di Simone ci entra fino al gomito!!
E se pensate che il braccio in realtà non si vede perchè è piegato dietro, ecco un video dove si vede bene la parte di braccio che era dentro lo spacco del terreno!!
Guardate questa casa che è risaltata fuori! Terrificante! Povera casa appunto! Ricordo che essa era completamente sommersa.
Ecco i resti del vecchio ponte Romano e altri piccoli ponti medievali e non….
Ecco un cartello degli anni 60-70 ancora rimasto in piedi.
Un bel video che dimostra il vento che tira sempre in quella zona, rendendo un piccolo mare l’invaso.
Il meccanico che era presente lungo la vecchia strada che ci lascia qualche ricordo di lui.
Vi lascio per il momento con un fac-simile di un micro meteorite. Ovviamente può sembrare un cratere ma e solo un cedimento della crosta del fondo del lago, comunque in quel paesaggio lunare ci stava bene.
Come probabilmente sapete il lago è diviso in tre rami. Queste foto che abbiamo fatto sono della zona del ramo dove arriva il Tevere, che è la parte principale del lago. Ma la situazione ovviamente è analoga anche negli altri due rami.
Guardate alcune foto del ramo ovest, dove arriva il Torrente Singerna. Sopra questa parte di lago passa (con un ponte) una strada provinciale, da dove abbiamo scattato alcune foto. Ecco il paragone tra le foto scattate da noi e la visuale che si trova su Google Maps. Sulle nostre foto traccio la riga di dove arrivava l’acqua.
Le immagini parlano da sole: incredibile la differenza!!!
Qui, dal ponte, visuale verso la parte esterna del lago.
Qui, dal ponte, visuale verso la parte interna del lago.
Mettiamo altre informazioni per chi vuole approfondire:
Clicca qui per maggiori dettagli sul crollo.
Un saluto a tutti da Lorenzo Sestini e un grazie doveroso a tutti i collaboratori di Arezzo Meteo che come me cercano sempre di approfondire la nostra provincia!